"La nostra è una battaglia per la libertà": Philadelphia incorona il ticket Kamala Harris-Tim Waltz

L'arena della Temple University di Philadelphia ha accolto con un'ovazione il neo ticket Harris-Walz: molta tradizione retorica progressista e numerose frecciatine all'avversario Trump

"La nostra è una battaglia per la libertà": Philadelphia incorona il ticket Kamala Harris-Tim Waltz

Nella stessa giornata ha incassato la nomination per le elezioni Usa e ha scelto il suo vice: un grande martedì per Kamala Harris. I delegati democratici l'hanno, infatti, incoronata ufficialmente in seguito ai risultati finali del voto pubblicati dal Comitato Nazionale Democratico. Harris ha ricevuto circa 4.600 voti nel corso della votazione online durata cinque giorni, che rappresentano il 99% dei delegati partecipanti.

L'ingresso di Harris e Walz all'arena della Temple University

L'arena della Temple University di Philadelphia, Pennsylvania, ha fatto registrare il tutto esaurito: l'impianto, infatti, ospita in media diecimila spettatori per le partite di basket. Harris avrebbe dovuto annunciare in serata il nome del suo vice, prima di presentarsi a Philadelphia per dare il via a un tour di cinque giorni negli Stati chiave, cruciali per la vittoria delle elezioni presidenziali. Ha invece sparigliato le carte, annunciando in anticipo di aver scelto il governatore del Minnesota Tim Walz come running mate.

La serata è stata aperta da John Shapiro, uno dei papabili alla vicepresidenza, che ha avuto l'arduo compito di scaldare la folla, descrivendo Harris come "testata sul campo e pronta a correre". A seguire, hanno fatto ingresso nell'arena Harris e Walz, visibilmente commossi e sorridenti. Ad accoglierli, un'ovazione. "Siamo gli underdog in questa corsa, ma abbiamo slancio e so esattamente contro cosa ci battiamo". Harris ha da subito iniziato il suo discorso con un attacco diretto a Donald Trump: "Conosco chi abusa delle donne. Conosco chi froda i consumatori. Conosco i tipi come Donald Trump", insistendo sul refrain degli scorsi giorni, che vuole l'iconografia giudice-imputato al centro dell'oratoria dem. Ma l'attuale vicepresidente ha anche aggiunto: "La nostra campagna non è solo contro Trump, è una battaglia per il futuro".

L'elogio per Walz e le "4 libertà" secondo Harris

Harris è poi passata a sciorinare il lungo curriculum di Walz. A cominciare dalla storia dei coniugi Walz, entrambi insegnanti-lei d'Inglese lui di Scienze Sociali-, e del loro lavoro nella loro comunità. Harris ha poi voluto descrivere tutte le sfaccettature del suo vice: insegnante, patriota, soldato, coach sportivo, congressman, governatore. Insomma, un secondo al comando in grado di essere tutto per tutti.

Poi è stata la volta di virare verso le libertà, citandone ben quattro che-c'è da scommettere-saranno i capisaldi della breve campagna di Harris: la libertà di voto (in risposta a Trump, che aveva "promesso" agli Americani che non avrebbero più votato), la libertà dalla violenza armata, la libertà di amare chi si vuole e, ultima ma non per importanza, la libertà per le donne di scegliere del proprio corpo. L'ultima, richiamo al diritto all'interruzione di gravidanza, ha ricevuto un'ovazione dall'arena gremita della Temple University. Walz, un passo indietro ad Harris, ha applaudito calorosamente. Sono giusto quattro le libertà citate da Harris: tre libertà di e una libertà da. Una citazione della buonanima di Franklin D. Roosevelt? Forse.

Ha rispettato tutte le regole dell'oratoria progressista, Kamala Harris: congendandosi, prima di lasciare spazio a Walz, ha chiesto alla platea che Paese desiderino gli Americani. La sua offerta? Quella di un Paese della libertà, compassione e rule of law è l'offerta che il ticket democratico ha presentato di fronte ai dem della Pennsylvania. "Ognuno ha il potere di rispondere a queste domanda", ha tuonato Harris, rimettendo nelle mani degli elettori la scelta.

Le frecciatine a Trump e la scommessa di ricompattare l'universo democratico

C'è stato spazio anche per le frecciatine. Harris ha ricordato i provvedimenti presi dal suo vice, dal diritto gratuito al pasto a scuola per tutti i bambini che non possono permetterselo all'estensione del diritto all'aborto e al controllo sulle armi. Poi ha fatto un paragone con il vice di Trump: "Se mettiamo a confronto il curriculum di Walz con quello del compagno di Trump, J. D. Vance, è come mettere di fronte una squadra della varsity e una della junior varsity". Il riferimento è a due categorie di squadre del sistema scolastico sportivo americano: la prima è formata da talenti, che devono mantenere alti voti a scuola, l'altra di giovani e meno esperti.

Da oggi, dunque, il team Harris-Waltz è pronto a portare in giro per gli Stati Uniti un programma tutto teso verso il composito universo democratico che comprende le nuove generazioni, liberali, radical chic, pacifisti, ecologisti e la pragmatica ala texana della Great Society di Lyndon Johnson.

Una piattaforma orientata alle riforme essenziali che da Governatore del Minnesota Walz ha perseguito fermamente: la difesa e la tutela dell'aborto, misure per la limitazione della vendita e il controllo delle armi, pasti scolastici per tutti, tolleranza per il consumo delle droghe leggere. La scelta di Waltz, dunque, ora marca ancor di più il confronto che si delinea fra il ticket democratico e l'accoppiata repubblicana Trump-Vance.

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