Politica estera

Riforme e investimenti: il Kazakistan prepara i piani per il futuro

Dall'incontro di vari membri dell'amministrazione presieduto dal presidente Tokayev, sono emersi i punti principali su cui il Paese dovrà focalizzare i propri sforzi per garantire la crescita economica e la modernizzazione

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Il Kazakistan si prepara alle sfide dei prossimi anni. Mercoledì 7 febbraio, il presidente Kassym-Jomart Tokayev ha presieduto a una riunione con le autorità statali e locali per discutere dei risultati ottenuti nel 2023 ed evidenziare i punti principali su cui operare nei prossimi anni. Al vertice hanno partecipato anche il primo ministro Olzhas Bektenov, il capo dell’amministrazione presidenziale Aibek Dadebayev e il dirigente della banca nazionale, membri dell’esecutivo, i leader di aziende statali e agenzie governative, oltre a svariati akim, ovvero i governatori di alcune regioni del Paese e i sindaci delle città di Astana, Almaty e Shymkent.

Durante il vertice, sono emersi i tre obiettivi cardine a cui il Paese deve puntare: un aumento dell’economia pari a 450 miliardi di dollari entro il 2029; un incremento annuale del Pil del 6%; il superamento degli indicatori macroeconomici rispetto alla crescita nei redditi reali dei cittadini. Per raggiungere questi traguardi, sarà necessario implementare diverse riforme e potenziare le infrastrutture strategiche. In particolare, misure sistemiche per liberalizzare l’economia e garantire privatizzazioni efficaci permetteranno al Kazakistan di lasciarsi alle spalle le interferenze statali su larga scala. A queste, deve essere aggiunta anche la creazione di un nuovo codice tributario, che dovrebbe garantire un equilibrio ragionevole tra condizioni favorevoli per gli investitori e il mantenimento dei necessari livelli di entrate in bilancio, la riforma del sistema degli appalti pubblici, del partenariato pubblico-privato e delle regolamentazioni dell’industria edilizia. Infine, sarà necessario anche aumentare l’efficacia delle politiche di bilancio e fiscali, poiché un altro dei problemi sistemici del Paese è l’allocazione del denaro, non focalizzata sullo stimolo dell’attività economica.

Per quanto riguarda le infrastrutture, un aspetto fondamentale è lo sviluppo di un solido quadro industriale tramite una serie di iniziative e progetti innovativi che serviranno da punti focali per lo sviluppo tecnologico. Tra le preoccupazioni più urgenti vi è anche il potenziamento del settore dei trasporti e della logistica, tramite estesi lavori di riparazione alla rete stradale e il rinnovamento dei vagoni ferroviari. Altri ambiti in cui sono necessari degli interventi sono il complesso agroindustriale del Paese, per cui è necessario raddoppiare i finanziamenti e passare dalla produzione di materie prime allo sviluppo della trasformazione dei prodotti, e l’utilizzo razionale delle risorse idriche tramite l’introduzione diffusa di tecnologie per il risparmio delle acque. Infine, il governo deve puntare anche sulla modernizzazione del settore dei servizi e dell’energia e sulla digitalizzazione dell’economia, grazie all’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale.

A tutte queste riforme e piani è intimamente legato uno degli altri obiettivi emersi durante il vertice governativo, ovvero la necessità di aumentare in modo significativo l’afflusso di investimenti esteri e nazionali. Un compito fondamentale, questo, per la nuova Sede centrale degli investimenti, che dovrà creare un ecosistema capace di garantire l’afflusso di capitali e la coordinazione tra i vari settori, compresi gli akim, incaricati di attrarre fondi per progetti chiave a livello locale.

Per quanto concerne l’ambito sociale, invece, durante l’incontro presieduto dal presidente Tokayev è emersa l’esigenza di una revisione completa dei meccanismi di assistenza e sostegno. In particolare, aumentarne l’efficacia permetterà di liberare risorse da indirizzare a un aiuto mirato per i cittadini in difficoltà.

Interventi devono essere fatti anche sulla sanità, che nel 2024 vedrà uno stanziamento aggiuntivo di 5,72 miliardi di dollari per la creazione di un unico pacchetto di cure mediche che consisterà in una parte garantita dallo Stato e in un’altra fornita dalle assicurazioni.

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