Politica estera

Quelle fake news di Cina, Russia e Iran contro Kate

Il Daily Telegraph rivela che potenze ostili al Regno Unito sarebbero impegnate nel diffondere fake news sulla principessa Kate in uno dei momenti più delicati della storia della monarchia britannica

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Quello che sta attraversando la monarchia britannica, affermano i commentatori, è il momento più difficile dai tempi dell’abdicazione di Edoardo VII nel 1936. “Se la famiglia reale non è proprio alla sua ultima ora, è pericolosamente vicina” ha scritto il Daily Mail pochi giorni prima della rivelazione della malattia da parte di Kate Middleton. E dalle pagine del Daily Telegraph si apprende adesso che questo periodo critico, cominciato con il lungo silenzio di Buckingham Palace dopo l’operazione all’addome della futura regina lo scorso gennaio, viene impiegato da Russia, Cina e Iran per gettare fango sulla moglie del principe William.

Parte del modus operandi degli Stati ostili è destabilizzare le cose, che si tratti di compromettere la legittimità delle nostre elezioni o delle nostre istituzioni”, rivela una fonte di Downing Street al quotidiano vicino alla Royal family denunciando le tecniche da “guerra ibrida” adottate contro l’istituzione più amata nel Regno Unito. A seminare fake news sulla principessa Kate non sarebbero quindi solo i “classici” seminatori di odio che agiscono in internet rassicurati dalla sua anonimità e contro i quali pure il premier britannico Rishi Sunak si è scagliato di recente. E la scelta di rivelare in un video la scoperta del tumore sembrerebbe oltretutto non aver placato l’ondata di discredito che ha investito i reali.

La minaccia rappresentata da oscure entità online non è affatto nuova. Un’analisi condotta sull’allora social Twitter, oggi X, ha scoperto l’esistenza di un migliaio di account “altamente connessi” e sulla carta sostenitori di Meghan Markle che hanno postato più di due milioni e mezzo di tweet in appena sei mesi tra il 2018 e il 2019. Sulla piaga della disinformazione in rete hanno in passato preso posizione sia il principe di Galles che suo fratello Harry. In particolare, l’erede al trono ha accusato le grandi compagnie tecnologiche di voltarsi dall’altra parte sui temi della difesa dei più piccoli dall’odio e dalle informazioni false diffuse sui social media.

Quanto rivelato dal Telegraph non è meno preoccupante. Infatti, il supporto fornito da Londra all’alleato ucraino l’ha resa uno dei principali obiettivi del Cremlino sempre più attivo in varie forme nel destabilizzare gli sforzi della coalizione occidentale a sostegno di Kiev. Un altro attore ostile, persino più audace, è la Cina. Proprio nelle prossime ore, su iniziativa del vicepremier Oliver Dowden, si discuterà a Westminster dell’intrusione di hacker cinesi nella Commissione elettorale britannica e del loro accesso ai dati personali di circa 40 milioni di elettori. Non si escludono nuove sanzioni contro il regime di Xi Jinping dopo quelle emesse nel 2021 a causa della violazione dei diritti umani degli Uiguri e di altre minoranze e quelle approvate e febbraio contro aziende cinesi che appoggiano la macchina militare russa.

Rilevante appare poi l’influenza maligna dell’Iran, spietato manovratore delle organizzazioni che all'interno dell’Asse della resistenza combattono Israele e Stati Uniti in Medio Oriente. La campagna di disinformazione contro la principessa Kate potrebbe essere vista in particolare come una ritorsione ai blitz condotti da Washington con il supporto di Londra contro gli Houthi in Yemen.

Un’operazione di guerra asimmetrica che sembra saldare sempre più la collaborazione tra Mosca, Pechino e Teheran per la formazione di un nuovo ordine, o sarebbe meglio dire, disordine mondiale.

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