"Si fotta...". Attacco choc del figlio di Biden contro George Clooney

Il controverso figlio dell'ex presidente accusa le élite democratiche di aver tradito il padre. Clooney, Axelrod e altri nel mirino di un attacco senza filtri

"Si fotta...". Attacco choc del figlio di Biden contro George Clooney
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Hunter Biden ha duramente attaccato l’attore George Clooney e altri influenti esponenti del Partito Democratico, accusandoli di aver contribuito alla fine della candidatura presidenziale del padre, l’ex presidente Joe Biden, per le elezioni del 2024.

Nel corso di un’intervista alla web serie “Channel 5” del creator Andrew Callaghan, Hunter si è lasciato andare a uno sfogo ricco di invettive, prendendo di mira Clooney per il suo editoriale sul New York Times in cui invitava l’allora presidente a farsi da parte, dopo la performance giudicata fallimentare nel dibattito estivo contro Donald Trump. "Vaffanculo a lui. Vaffanculo a lui e a chi gli sta attorno", ha detto Hunter Biden, parlando di Clooney. "Sono d’accordo con Quentin Tarantino: George Clooney non è nemmeno un vero attore, è un fottuto marchio".

In quel controverso articolo, Clooney ribadiva la sua stima per il presidente, per il quale lui stesso aveva fatto campagna per raccogliere fondi, affermando "Amo Joe Biden. Come senatore. Come vicepresidente e come presidente. Lo considero un amico e credo in lui. Credo nel suo carattere. Credo nella sua morale. Negli ultimi quattro anni ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato. Ma l'unica battaglia che non può vincere è quella contro il tempo. Nessuno di noi può". In quell'occasione, il celebre attore concludeva il suo op-ed definendo Biden "un eroe" che ha salvato la democrazia nel 2020, chiosando con un laconico "Abbiamo bisogno che lo faccia di nuovo nel 2024".

L’attacco non si è fermato all’attore hollywoodiano. Hunter ha criticato duramente anche altri esponenti del partito, tra cui James Carville, David Axelrod, David Plouffe e i conduttori del podcast politico “Pod Save America”, definiti con sarcasmo "ex stagisti con ambizioni da strateghi". "Chi sei tu per giudicare un uomo che ha servito questo Paese per 52 anni?, ha detto, riferendosi al padre. "Che diritto hai di calpestarlo pubblicando un articolo a tutta pagina sul New York Times?". Dopo il ritiro di Joe Biden — avvenuto ufficialmente due settimane dopo l’intervento di Clooney — e l’endorsement a favore di Kamala Harris, l’attore aveva ringraziato pubblicamente l’ex presidente "per aver salvato la democrazia".

Hunter Biden, recentemente graziato dalle accuse federali dal padre, è tornato sulla scena pubblica proprio mentre il Partito Democratico cerca di ricompattarsi. In un’anteprima del podcast “At Our Table” condotto da Jaime Harrison, ex presidente del DNC, Hunter accusa il partito di scarsa lealtà verso il padre: "Litigheremo per tre anni finché non emergerà un candidato. Ma poi sarà meglio che lo sosteniamo tutti", afferma.

Tra i pochi che hanno replicato pubblicamente, Tommy Vietor — ex consigliere di Obama e ora voce di “Pod Save America” — ha risposto con ironia su X: "Fa piacere vedere che Hunter si è preso del tempo per riflettere. Il loro approccio arrogante e isolato alla politica ha portato a un disastro che ora tocca a tutti noi affrontare".

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