
L’ultima sensazionale scoperta dell’Agenzia spaziale americana ha più a che vedere con la Terra che non con galassie lontane. A darne conto è il Wall Street Journal, il quale riporta che la scorsa primavera un team di scienziati della Nasa, impegnato in volo nei cieli della Groenlandia settentrionale per testare un nuovo sistema radar, ha rilevato qualcosa di insolito. Sino a quel momento gli esperti si aspettavano di mappare i fondali dell’isola di ghiaccio e dell’Antartide attraverso uno strumento noto come Uavsar al fine di stimare la rapidità dell’innalzamento del livello del mare. È possibile, dunque, immaginare la loro sorpresa quando sugli schermi che erano intenti a monitorare sono comparse le tracce di una base militare statunitense sotterranea avvolta per decenni nel mistero.
Il sito individuato dalla Nasa faceva parte di un piano segreto del Pentagono, noto come "Progetto Iceworm", che puntava alla costruzione di una rete di strutture di lancio di missili nucleari sotto i ghiacci artici. In particolare, la base, denominata Camp Century, era progettata per ospitare 600 missili balistici a medio raggio. Fu parzialmente costruita nel 1959 e abbandonata nel 1967 quando si ritenne che la calotta glaciale fosse instabile. Oggi l’avamposto Usa, composto da 21 tunnel interconnessi che si estendono per quasi tre chilometri e alimentato in passato da un reattore nucleare, è sepolto sotto almeno 30 metri di ghiaccio.
“È come sorvolare un altro pianeta”, afferma al quotidiano finanziario Chad Green, uno dei partecipanti alla missione del Jet Propulsion Laboratoy della Nasa. “È difficile immaginare che qualcuno o qualcosa possa sopravvivere lì”, prosegue Green precisando che la scoperta è avvenuta per caso “ma è stata un’emozione unica”. Lo scienziato, che insieme ai suoi colleghi ha scattato la prima foto completa della base a dicembre, dichiara che “deve essere stata un’esperienza incredibile essere di stanza” nella struttura militare.
C’è però da dire che, sebbene Washington avesse definito pubblicamente un’impresa ingegneristica la costruzione di Camp Century, il suo vero scopo è rimasto a lungo top secret persino a molti degli uomini che vi hanno prestato servizio. A confermarlo è Robert Weiss che fu inviato nella base nel 1962 in qualità di medico e che ha creduto per molto tempo di aver lavorato in una stazione di ricerca.
La verità su Camp Century è emersa solo nel 1996 quando il Pentagono ha declassificato i suoi piani segreti. Ad essere tenuta all’oscuro della vera natura dell‘avamposto è stata anche la Danimarca, la quale negli anni della Guerra Fredda ha consentito agli Usa di realizzare il sito militare in Groenlandia, da lei controllata, sulla base di un accordo siglato nel 1951. L'esistenza di tale intesa è stata ricordata dalle autorità di Copenaghen a seguito del rinnovato interesse per l’isola di ghiaccio manifestato dal presidente Donald Trump.
Il governo danese ha infatti espresso alla Casa Bianca di essere interessato ad una maggiore presenza militare americana nel territorio artico ma si è scagliato contro le mire espansionistiche del tycoon.
Nel corso dell’acceso confronto tra Stati Uniti e Unione Sovietica, Washington manteneva 17 basi in Groenlandia, incluso Camp Century, e una presenza di circa 10mila soldati. Un numero che si è ridotto a meno di 200 unità in un unico avamposto, la base spaziale di Pituffik, visitata di recente dal vicepresidente J.D. Vance.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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