Primo "reset" della Brexit: cosa cambia nei rapporti Ue-Uk

Bruxelles e Londra hanno trovato l'accordo su tre testi, incentrati su difesa, economia ed energia

Primo "reset" della Brexit: cosa cambia nei rapporti Ue-Uk
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Aperta una "nuova pagina" nelle relazioni bilaterali tra Unione europea e Gran Bretagna dopo la Brexit. Secondo quanto comunicato da Bruxelles, è stato trovato un accordo tra Londra e i 27 su tre testi, la cui firma stabilisce un nuovo partenariato che riguarderà difesa, energia, economia, migrazione e pesca.

Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il capo della Commissione Ursula von der Leyen si sono recati nella capitale britannica per formalizzare l'accordo assieme al premier Keir Starmer. In onore del vertice, a Londra sono tornate a risuonare le note dell'Inno alla Gioia di Beethoven, l'inno dell'Unione. Immediata la reazione dei conservatori e dei membri del partito Reform di Nigel Farage, che hanno accusato il governo laburista di essersi arreso di fronte all'Ue e di aver fatto una marcia indietro rispetto alla Brexit. "Stiamo tornando a essere soggetti alle regole di Bruxelles", ha dichiarato la leader del centrodestra Kemi Badenoch. "E senza dettagli su limiti o tempi per la mobilità giovanile, i timori di un ritorno alla libera circolazione non faranno che aumentare

Sul piano pratico, come sottolineato dalla Bbc, l'accordo prevede tre punti chiave: un patto sulla sicurezza tra Regno Unito e Bruxelles, resosi necessario alla luce delle tensioni internazionali e, in particolare, del conflitto tra Russia e Ucraina; un'intesa sull'allineamento in materia veterinaria e rispetto alla mobilità giovanile, con visti facilitati validi per quattro anni per gli under 30; un'estensione di 12 anni delle intese sulla pesca, fortemente voluta dalla Francia, che riapre le acque di Londra ai pescherecci europei fino al 2038. Secondo Nigel Farage, questo accordo in particolare "porrà fine" all'industria della pesca britannica.

Per quanto riguarda la difesa, l'accordo prevede la cooperazione tra Londra e Bruxelles in materia di guerra ibrida e sicurezza informatica, oltre alla possibilità per il Regno Unito di partecipare ad alcuni consigli Ue.

Altri punti importanti dell'intesa sono il permettere al Paese di Sua Maestà di prendere parti ad iniziative comunitarie in ambito industriale e ad appalti congiunti, il ritorno al trading implicito di elettricità e la riapertura dei negoziati sul ritorno di Londra nel programma Erasmus+.

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