
New York - Dopo mesi di tensioni, negoziati e colpi di scena è arrivata la svolta nei rapporti tra Usa e Ucraina con la firma dell’accordo sui minerali, che permetterà a Washington di accedere ad alcune delle risorse naturali del Paese devastato dalla guerra. L'obiettivo è quello di dare al presidente Donald Trump un interesse personale nel destino della Nazione, rispondendo al contempo alle sue preoccupazioni sul fatto che gli Stati Uniti abbiano fornito a Kiev un assegno in bianco per cercare di resistere all'invasione russa.
L’intesa istituisce un Fondo di investimento per la ricostruzione che sarà gestito congiuntamente in un partenariato paritario, secondo la bozza del testo ottenuta dalla Bbc. Tra i punti chiave c’è anzitutto una concessione di Washington: il premier ucraino Denys Shmyhal ha spiegato che l’accordo “non prevede alcun obbligo di debito” (Trump aveva precedentemente chiesto a Volodymyr Zelensky di restituire i 350 miliardi di dollari di aiuti che, a suo dire, l’America avrebbe fornito durante la guerra, condizione respinta dall’alleato), e l'Ucraina manterrà “il pieno controllo sul sottosuolo, sulle infrastrutture e sulle risorse naturali”. Gli Usa hanno poi utilizzato toni notevolmente più duri nei confronti di Vladimir Putin rispetto a quanto solitamente avviene nell'amministrazione Trump. Nell’annunciare l’accordo, il dipartimento del Tesoro fa riferimento a “un'invasione su vasta scala della Russia” e precisa che “nessuno Stato o persona che abbia finanziato o alimentato la macchina da guerra di Mosca potrà beneficiare della ricostruzione dell’Ucraina”.
Nonostante gran parte delle discussioni riguardi la ricchezza mineraria di Kiev, l'accordo include anche petrolio e gas naturale. In ogni caso, le risorse rimangono di proprietà ucraina, anche se gli Stati Uniti otterranno l'accesso congiunto. Questo viene visto come un ammorbidimento della posizione di Zelensky, poiché non era presente nelle bozze precedenti dell’accordo. Un altro dei punti cruciali riguarda l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. Kiev temeva che l'accordo sulle risorse potesse ostacolare la capacità di aderire all'Ue, qualora concedesse un trattamento preferenziale agli investitori statunitensi. Tuttavia, nel testo gli Usa riconoscono l'intenzione dell'Ucraina di aderire all’Ue e la necessità che questo accordo non entri in conflitto con essa. E se Kiev dovesse rivedere i termini a causa di “obblighi aggiuntivi” derivanti dall’ingresso nell’Ue, gli Stati Uniti accetteranno di negoziare in buona fede.
Un punto interessante evidenziato dal governo di Kiev è che per il primo decennio del Fondo di investimento i profitti saranno “completamente reinvestiti nell'economia ucraina”, sia in nuovi progetti che nella ricostruzione, e questo potrebbe essere potenzialmente significativo se non ci saranno benefici finanziari per Washington per 10 anni. Dopo questo periodo iniziale invece, i profitti potrebbero essere distribuiti tra i partner.
Parlando a Fox News, il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent ha spiegato che l'accordo è un segnale al popolo americano che “abbiamo la possibilità di partecipare, ottenere parte dei finanziamenti e delle armi”. Washington ha definito l’intesa essenziale se l’Ucraina vuole continuare a ricevere assistenza militare, e la vicepremier di Kiev Yulia Svyrydenko ha affermato che si prevede che gli Stati Uniti forniscano nuovi aiuti in futuro, come i sistemi di difesa aerea.
Un fatto che segna un cambio di strategia per Trump, che ha cercato di ridurre il supporto militare da quando è tornato alla Casa Bianca. Tuttavia, l’America può tirarsi indietro in qualsiasi momento, e sembra che non fornisca garanzie concrete di sicurezza, cosa che Ucraina ed Europa chiedono da tempo all’amministrazione- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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