
Gli investigatori sospettano che la rabbia di Tyler Robinson verso le posizioni di Charlie Kirk possa essere la chiave per comprendere il movente dell’omicidio nel campus della Utah Valley University. Secondo Axios, le autorità stanno valutando se Robinson ritenesse le opinioni del leader conservatore sull’identità di genere come “discriminatorie”, soprattutto in riferimento al suo coinquilino transgender.
Prima dell’arresto, Robinson avrebbe scherzato in una chat privata su Discord, minimizzando le accuse. Dopo la diffusione da parte dell’FBI delle immagini di sorveglianza che lo ritraevano all’università, un conoscente lo aveva taggato scrivendo “wya?” (“dove sei?”) con un’emoji a forma di teschio. Il giovane rispose dicendo che si trattava del suo “sosia” che cercava di metterlo nei guai. Altri membri del gruppo, una ventina di persone che in molti casi non lo vedevano da anni, lo provocarono con messaggi come “Tyler ha ucciso Charlie!!!!”.
Nella stessa chat, Robinson ironizzò sulla possibilità di essere denunciato per intascare la ricompensa da 100.000 dollari messa dall’FBI: “Solo se ne ottengo una parte”, avrebbe risposto. In un altro passaggio, avrebbe aggiunto con sarcasmo: “Meglio sbarazzarsi anche di questo manifesto e della copia esatta del fucile che ho in giro”. Intanto i media riportavano che alcune munizioni rinvenute sulla scena del crimine presentavano incisioni legate all’“ideologia transgender”. Robinson, fingendo di essere un lettore qualunque, scrisse: “Ho sentito che i proiettili contenevano riferimenti sui temi trans, ma non hanno pubblicato foto o citazioni esatte”. Poco dopo tornò a scherzare con un commento surreale: “In realtà sono Charlie Kirk. Ho inscenato la mia morte per lasciare la politica. Ora posso vivere la vita dei miei sogni in Kansas”.
Turning Point USA, l’organizzazione fondata da Kirk, ha annunciato che terrà una grande cerimonia commemorativa il 21 settembre presso lo State Farm Stadium in Arizona. La salma dell’attivista è stata riportata nel suo Stato natale a bordo dell’Air Force Two, accompagnata dal vicepresidente JD Vance. La moglie, Erika Kirk, ha promesso di portare avanti l’impegno del marito: “Il movimento che Charlie ha costruito non morirà. Non lo permetterò”.
Intanto, fiori, bandiere americane e messaggi scritti a mano continuano a moltiplicarsi davanti all’ingresso principale della Utah Valley University, che ha annunciato il rafforzamento della sicurezza in vista della riapertura delle lezioni il 17 settembre.