
Ritenzione idrica, sovrappeso, immobilità prolungata, distorsioni, fratture, e assunzione di farmaci antiipertensivi sono le cause più comuni della comparsa del gonfiore alle caviglie, un fenomeno frequente, in genere dell'età adulta, causato dal marcato rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, il quale favorisce il ristagno e l'accumulo di liquidi nella parte più distale del corpo.
La foto del presidente Donald Trump seduto ad un evento sportivo, che mostrava sotto il risvolto dei pantaloni tutte e due le caviglie molto gonfie, ha fatto il giro del mondo, sollevando dubbi sul suo effettivo stato di salute, poiché questo sintomo fisico, spesso sottovalutato, può comparire in presenza di patologie più serie di quelle sopra elencate.
Alla base del gonfiore delle caviglie infatti, c'è sempre un accumulo di liquidi che non riescono più ad essere smaltiti attraverso la circolazione sanguigna o eliminati tramite la filtrazione renale, e la ritenzione idrica che ne consegue può coinvolgere, nei casi avanzati, anche i piedi, i polpacci e le cosce. Quando il gonfiore è bilaterale, ovvero interessa entrambe le caviglie, si è in presenza di un problema sistemico, cioè non locale ma generale, determinato dall'aumento della pressione a livello dei vasi capillari delle gambe che trasudano liquidi nei tessuti circostanti, oppure di una diminuzione della pressione oncotica, quella generata dalle proteine presenti nel plasma, che non riescono più a drenare ed alleggerire il flusso sanguigno come dovrebbero.
La causa più comune del gonfiore di entrambe le caviglie è l'insufficienza venosa bilaterale cronica, quella ufficialmente attribuita alla sindrome sofferta dal presidente Trump, che però in quella foto mostrava il sospetto di una ritenzione estesa anche ai piedi, avendo in quello scatto i lacci delle scarpe allacciati in modo meno stretto del dovuto, come per dare sollievo al paziente dal gonfiore sottostante. Questa condizione si verifica quando le valvole delle vene delle gambe non funzionano più correttamente, creando un ristagno di sangue non presente al mattino dopo il riposo notturno, quando le caviglie appaiono sgonfie, mentre il gonfiore cavigliare si evidenzia
particolarmente la sera, in maniera più evidente in chi trascorre molte ore in piedi o seduto, poiché la gravità favorisce l'accumulo di liquidi accompagnati da una sensazione di impaccio, di pesantezza e dolore in loco, con vene varicose visibili e dilatate agli arti inferiori.
Le patologie più temibili, invece, che si associano, fin dall'inizio della loro comparsa, al gonfiore di ambedue le caviglie sono varie, e tra le più importanti si annoverano l'insufficienza cardiaca, l'insufficienza renale, quella epatica, lo scompenso cardiaco, la pre-eclampsia in gravidanza, la cirrosi biliare, oltre al linfedema, tutte condizioni cliniche che affaticano il cuore e lo indeboliscono a causa del mancato smaltimento e conseguente accumulo di liquidi nei tessuti periferici, con comparsa di altri sintomi evidenti quali la dispnea, l'aumento di peso, non di chili ma di litri di liquidi non eliminati, e l'affaticamento cronico durante le normali attività diurne. Quando i reni non funzionano più correttamente, il corpo trattiene sodio ed acqua, causando edemi declivi con perdita di proteine e riduzione della produzione di urina. Le malattie epatiche invece, a causa della ridotta sintesi di proteine, in l'articolare di albumina, causano il gonfiore delle caviglie con ettolitri di sieri che si possono accumulare anche nell'addome (ascite). Ma è l'insufficienza cardiaca la causa sistemica più frequente dell'aumento di liquidi trattenuti nelle caviglie, quando il cuore scompensato non riesce più a pompare efficacemente il sangue, determinando il suo ristagno nella parte più distale del corpo.
Oltre alle cause scatenanti, bisogna tener presenti anche i fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare il gonfiore delle caviglie, quali l'età avanzata, l'obesità, lo stile di vita sedentario, la gravidanza e l'assunzione di farmaci come i cortisonici, i calcio antagonisti e gli antinfiammatori Fans, e per identificare la natura della patologia edematosa le analisi del sangue restano lo strumento diagnostico fondamentale per valutare la funzionalità degli organi chiave deputati allo smaltimento dei liquidi corporei.
Quando il gonfiore si manifesta invece in una sola caviglia, e l'edema permane in modo persistente, escludendo traumi o distorsioni
locali, il problema potrebbe essere una compressione anomala a livello pelvico, o più frequentemente vascolare, ed in questo caso le patologie più temute sono la trombosi venosa profonda o la tromboflebite, malattie dei vasi sanguigni che in genere provocano coaguli trombotici in un solo arto e che richiedono un trattamento immediato per prevenire complicanze pericolose come l'embolia polmonare.
Il gonfiore delle caviglie non compare mai improvvisamente, perché la sua insorgenza è sempre graduale, iniziando giorni prima come un fastidio, un impaccio e un ingrossamento malleolare morbido al tatto, per il liquido sottostante trattenuto, ma se premendo la zona interessata con un polpastrello rimane la «fovea», ovvero una fossetta con l'impronta del dito, vuol dire che l'edema è già importante e va rapidamente trattato terapeuticamente.
In presenza di gonfiore più o meno accentuato alle caviglie, che non diminuisce con il riposo o con il sollevamento prolungato delle gambe durante la notte, la prima cosa da fare è quella di ridurre drasticamente l'assunzione di sale, poiché una sola molecola di sodio trattiene due molecole di acqua aumentando presto la quantità di liquidi stagnanti, e soprattutto, siccome non si tratta di un problema estetico ma di un sintomo evidente attribuibile a diverse condizioni patologiche, alcune delle quali considerare gravi, è imperativo consultare un medico per individuare la causa scatenante della sindrome edematosa da eliminare al più presto.
Cosa che certamente stanno facendo i medici che hanno in cura il presidente Trump per alleggerire e sgonfiare i suoi arti appesantiti mostrati nella ormai famosa foto, visto che sono stati segnalati anche lividi sulle sue mani, molto probabilmente provocati dagli aghi di recenti
iniezioni endovenose di soluzioni terapeutiche, anziché causati dalle frequenti e vigorose strette di mano quotidiane comunicate ufficialmente dal suo staff, le quali non provocano ematomi e non gonfiano nemmeno le caviglie.