Parlando ospite a Porta a Porta, la trasmissione di RaiUno condotta da Bruno Vespa, il ministro della Difesa Guido Crosetto si è detto molto preoccupato per una nuova ondata migratoria dall'Ucraina. I timori sono legati soprattutto alla situazione energetica nel Paese, peggiorata dopo gli ultimi bombardamenti da parte dei russi.
“Possibile aspettarsi fino a dieci milioni di profughi”
Il prossimo inverno quindi, potrebbe essere caratterizzato da un'ennesima crisi migratoria nel Vecchio Continente. Il motivo è dato soprattutto dalla possibile fuga degli ucraini rimasti al buio e al freddo. I raid di Mosca infatti, da ottobre in poi, hanno preso di mira principalmente le centrali e le infrastrutture elettriche.
“Mi preoccupa moltissimo l'evoluzione dei bombardamenti – ha dichiarato il ministro Crosetto – la difficoltà dei civili di affrontare l'inverno. È chiarissima la tattica: creare migranti invernali, persone che non saranno in grado di scaldarsi”.
“Parliamo – ha osservato il titolare della Difesa – di milioni di persone che potrebbero avere la necessità di uscire dall'Ucraina e arrivare in Europa per sopravvivere, dai 7 ai 10 milioni secondo i più pessimisti. Questa tattica continua ad aumentare nervoso su nervoso, irritazione e odio, l'ambiente è sempre più difficile”.
Sul fronte migratorio, la situazione in Ucraina era migliorata dopo il ritiro russo dalle aree attorno Kiev. Milioni di persone sono potute ritornare nelle proprie case ed uscire quindi dai Paesi europei in cui erano state ospitate.
L'intensificarsi dei bombardamenti potrebbe portare a un rapido peggioramento delle cose. Polonia, Germania e Italia sono in allerta, al pari di altri Paesi europei. Varsavia teme l'arrivo in massa degli ucraini per via della vicinanza geografica. Berlino già adesso sta facendo fronte a notevoli difficoltà per garantire accoglienza a chi è arrivato nei mesi scorsi. Roma dal canto suo ospita la comunità ucraina più numerosa in Europa e quindi si attende un gran numero di arrivi.
“Purtroppo la guerra continua”
“I russi stanno cercando di distruggere il sistema energetico ucraino, per togliere alla popolazione la possibilità di scaldarsi in inverno in un Paese dove la differenza tra scaldarsi o meno equivale alla differenza tra vita e morte – ha poi proseguito Crosetto – La guerra non si è fermata, si sono fermati alcuni scontri terrestri perché l'inverno li rende più difficili”.
“La violenza della guerra
però – ha concluso il ministro – si esercita in un altro modo che ha un impatto anche psicologico su una nazione già provata. Di fronte a questo la reazione ucraina è comprensibile e ci si difende anche attaccando”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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