
Italia e Stati Uniti hanno una relazione privilegiata, l'obiettivo è quello di rafforzarla ulteriormente: questo il messaggio di Giorgia Meloni a Villa Taverna in occasione della cerimonia per il giorno dell'indipendenza americana. Il primo ministro s'è soffermato sulla nomina dell'ambasciatore Tilman Fertitta: "Siamo anche noi grati al Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per averla nominata ambasciatore americano in Italia. E ovviamente desidero ringraziare l'Ambasciatore Fertitta per questa accoglienza, ma anche per lo straordinario rapporto che abbiamo costruito sin dall'inizio".
"L'ambasciatore Fertitta è un amico dell'Italia, non solo perché ha origini italiane come milioni di americani, ma perché credo davvero che insieme possiamo fare un lavoro importante per entrambe le nostre nazioni. E sono felice e onorata di essere qui stasera per celebrare con l'ambasciatore Fertitta e con tutti voi il Giorno dell'Indipendenza" ha aggiunto la Meloni, che ha tenuto a ribadire la forza e la solidità dei rapporti tra Roma e Washington, complici gli oltre 20 milioni di italo-americani che hanno contribuito per generazioni alla prosperità degli Usa: "Con il presidente Trump ci siamo visti alla Casa Bianca, ma anche nelle altre occasioni di confronto che abbiamo avuto in questi mesi, siamo sempre partiti ricordando questo legame straordinario, unico”.
Meloni vuole rendere il legame tra Italia e Stati Uniti ancora più forte e nel suo intervento a Villa Taverna ha tenuto a sottolineare che "oggi Italia e Stati Uniti su tanti dossier, su molte questioni, parlano la stessa lingua. Ed è un elemento molto positivo soprattutto nel complesso quadro internazionale che stiamo affrontando”. “È un bene certo per i nostri rapporti, che possono crescere e prosperare ancora, ma è un bene anche per la forza, l'unità e la compattezza dell'Occidente" ha proseguito la leader del governo: "Perché la compattezza dell'Occidente è una condizione imprescindibile per affrontare tutte le grandi sfide del nostro tempo. Lo è anche, o lo è forse a maggior ragione, quando il nostro punto di vista dovesse non essere perfettamente coincidente, perché noi siamo alleati storici e i nostri legami si fondano sulla lealtà, sul rispetto reciproco, sulla consapevolezza che la forza di uno è anche automaticamente la forza dell'altro”. In chiusura, la Meloni ha citato Ronald Reagan: "Durante la sua visita in Italia nel 1982, parafrasando versi di Cicerone: 'L'amicizia rende più brillante la prosperità e illumina le avversità dividendole e condividendole'. I nostri due popoli hanno dimostrato, al di là di ogni dubbio, che Italia e Stati Uniti sono e saranno amici. Perciò, God bless America, Viva l'Italia!".
Nel suo intervento, l'ambasciatore Fertitta ha ricordato i suoi antenati italiani - "hanno lasciato questo Paese nel 1887" - e ha espresso tutta la sua felicità per la nomina a Roma: "È meraviglioso tornare qui nel 2025 e rappresentare tutti gli italoamericani negli Stati Uniti. Amo il nostro rapporto con l'Italia. È un rapporto fantastico quello con Meloni, Tajani e Salvini. Ho avuto modo di conoscerli tutti molto bene ed è semplicemente incredibile quanto siano intrecciati i nostri Paesi, quanto lavoriamo insieme e ci sosteniamo a vicenda. E l'Italia può sempre contare sugli Stati Uniti e gli Stati Uniti possono sempre contare sull'Italia”.
Fertitta ha elogiato il lavoro di Meloni, evidenziando di aver "capito quanto l'Italia sia fortunata ad averla come leader": "Apprezzo profondamente il suo impegno nella partnership con l'America e la leadership che ha assunto nell'Unione Europea. Tutti gli americani la rispettano per la grande leader che è diventata".