
Fa rumore il silenzio del Partito democratico sulla Ukraine Recovery Conference che si sta tenendo a Roma (10 e 11 luglio), dedicata alla mobilitazione degli sforzi globali per la ricostruzione dell'Ucraina. I lavori sono stati aperti dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha sottolineato l'impegno dell'Italia e ha parlato di "opportunità incredibili" nonostante le insidie del cammino. Presenti, tra gli altri, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Sono arrivati a Roma anche Friedrich Merz e Donald Tusk.
L'Italia si è impegnata nella ricostruzione della città di Odessa ma a conferenza rappresenta una pietra miliare per definire il futuro economico e infrastrutturale dell'Ucraina, affrontando temi cruciali come la resilienza energetica, lo sviluppo del capitale umano, il rafforzamento delle riforme per l'adesione all'UE e il ruolo delle imprese nel processo di ricostruzione. Anche per questo motivo il silenzio del Pd risulta stridere e il dubbio è che dalle parti del Nazareno siano in imbarazzo perché la conferenza è stata organizzata sotto l'ombrello di un governo di centrodestra. "Vergognoso e assurdo il silenzio di Elly Schlein e di tutto il Partito democratico", ha dichiarato il senatore di Fratelli d'Italia, Giulio Terzi di Sant'Agata, presidente della commissione politiche dell'Unione. "Un evento di grandissimo risalto internazionale, a cui ha partecipato lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e che ha ribadito quanto sia centrale e strategica l'Italia nello scacchiere internazionale grazie alla leadership del presidente Meloni", ha proseguito Terzi di Sant'Agata.
"Basterebbe anche soltanto guardare ai numeri di questo evento per rendersi conto che siamo dinanzi a un appuntamento storico: oltre 5mila partecipanti fra cui circa 100 delegazioni governative e 40 di Organizzazioni Internazionali, incluse le principali banche di sviluppo, 2.000 aziende e rappresentanti di autonomie locali e società civile.
Numeri a cui si aggiungono quelli degli accordi, circa 200, con un impegno complessivo di 10 miliardi di euro", sottolinea ancora l'esponente di FdI, secondo il quale il silenzio di Schlein e compagni "suona come la conferma di un partito sempre più appiattito al M5S e ad Avs, che ha irrimediabilmente perso la dimensione di grande partito nazionale"