Avete rotto. Ora occupiamoci di cose serie

La Flotilla navigava con il dichiarato intento di mettere in difficoltà l'Occidente e la sua vera arma è stata quella mediatica

Avete rotto. Ora occupiamoci di cose serie
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Diciamo le cose come stanno. Il caso Flotilla è stato ed è un caso di cronaca tra il costume e lo spettacolo, per fortuna non nera, e come tale andrebbe seguito. Parliamo di qualche decina tra sognatori e amici di Hamas, che hanno deciso di mettersi nei guai dichiarando guerra ad Israele. Nulla di più, nulla di meno. Non è vero che erano in missione umanitaria, altrimenti avrebbero scaricato i loro pochi scatoloni di provviste probabilmente già andate male a Cipro, che via Vaticano le avrebbe fatte avere ai destinatari; non è vero che avevano a cuore il destino del martoriato popolo palestinese, altrimenti in queste ore avrebbero dovuto chiedere ad Hamas di accettare il piano di pace condiviso anche dai paesi arabi che metterebbe immediatamente fine alla guerra. No, la Flotilla navigava con il dichiarato intento di mettere in difficoltà l'Occidente e la sua vera arma è stata quella mediatica: paginate sui giornali, dirette social e televisive manco stessimo parlando dello sbarco dell'uomo su Marte. In altre parole hanno provato a dettare l'agenda politica, a ribaltare la gerarchia dei problemi reali, oltre ovviamente a far passare i terroristi di Hamas come vittime. Ma vogliamo dirlo? Chi se ne frega di quattro compagni senza arte né parte (solo loro possono permettersi mesi di vacanza dal lavoro), di Ilaria Salis in cerca di visibilità, gloria e seggi dorati al Parlamento europeo. Abbiamo tifato, ovviamente, per la loro incolumità fisica, ma anche basta, è il momento che l'informazione italiana noi compresi e la politica riportino le cose alla loro giusta dimensione. Del resto siamo l'unico Paese al mondo ad aver dato tanto clamore all'impresa. All'interno pubblichiamo le prime pagine dei più importanti quotidiani europei, anche quelli di sinistra, in edicola ieri: su nessuno di essi compariva il nome Flotilla, non certo per censura bensì per l'irrilevanza oggettiva del fatto; irrilevanza tanto maggiore se si pensa che in queste ore si stanno davvero decidendo le sorti della guerra.

Lasciamo volentieri a Landini che da tempo non si occupa dei lavoratori - il compito di trasformare una pericolosa pagliacciata nello spartiacque della storia. Cercavano il morto facile gli sarebbe bastato un ferito - non sapendo occuparsi dei problemi ben più importanti che incombono.

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