"Dazi sui beni Usa da 100 miliardi". L'Ue ribalta lo scenario e minaccia Trump

L'Europa prevede di imporre tariffe aggiuntive sulle merci "made in Usa" se i negoziati tra America e Unione europea non dovessero concludersi in maniera soddisfacente

"Dazi sui beni Usa da 100 miliardi". L'Ue ribalta lo scenario e minaccia Trump
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Sui dazi c'è un ribaltamento di fronte. Adesso è l'Europa a minacciare l'amministrazione guidata da Donlad Trump. Secondo l'agenzia Bloomberg l'Ue prevede di imporre tariffe aggiuntive su circa 100 miliardi di euro di merci "made in Usa" qualora i negoziati tra America e Unione europea non dovessero concludersi in maniera soddisfacente per il Vecchio contienente.
La presentazione del piano dell'aumento dei costi sulle esportazioni Usa potrebbe avvenire già nella domani, 7 maggio, proprio in occasione della riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27. L'esecutivo Ue ha comunque intenzione di aprire un periodo di consultazione di un mese prima di ultimare l'elenco. Come detto, le misure scatterebbero solo in caso di fallimento dei negoziati, in merito ai quali l'Ue sta perfezionando la sua proposta. Al momento le fonti ufficiali della Commissione interpellate hanno replicato con un "no comment".
Nel frattempo il segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha cercato di buttare acqua sul fuoco circa la fotografia scattata sul primo trimestre del Pil americano: "Nulla nei dati indica che gli Stati Uniti sono in recessione", ribadendo che gli Usa sono in trattative con 17-18 partner commerciali per trovare nuovi accordi sui dazi. Alcune intese, ha aggiunto, potrebbero essere annunciate già in settimana. L'agenda economica di Donald Trump «sta già dando i suoi frutti", ha messo in evidenza.

Alle parole positive seguono dati negativi a Wall Street che ha aperto in calo (-0,9%), dopo che ieri lo S&P 500 ha interrotto una serie di nove sedute consecutive in rialzo, la serie più lunga dal novembre 2004. In avvio, il Dow Jones perde 342,38 punti (-0,83%), lo S&P 500 cede 53,16 punti (-0,94%), il Nasdaq è in calo di 230,24 punti (-1,29%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna il 3,8% a 59,30 dollari al barile, dopo il forte calo di ieri.

Wall Street attende la riunione della Federal Reserve, che si concluderà domani con l'annuncio sui tassi, che dovrebbero essere confermati al 4,25%-4,50%, nonostante le continue pressioni del presidente Donald Trump affinché la Banca centrale li abbassi.

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