L'attacco di Le Monde a Salvini: ecco cos'ha scritto il quotidiano francese

Il giornale ha attaccato il vicepremier italiano dopo le parole sul presidente francese in merito alla guerra in Ucraina

L'attacco di Le Monde a Salvini: ecco cos'ha scritto il quotidiano francese
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Le Monde parte all'attacco di Matteo Salvini dopo le dichiarazioni del vicepremier su Emmanuel Macron in merito all'invio delle truppe in Ucraina: "Nel panorama politico italiano, il capo della Lega (estrema destra) si distingue come la principale figura politica ad aver mantenuto i legami più stretti con il Cremlino". Nel caos transatlantico, scrive il quotidiano francese, "e diplomatico europeo causato dall'ascesa al potere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la leader dell'estrema destra italiana, Giorgia Meloni, ha cercato di rilanciare il suo rapporto segnato da crisi e malintesi con Emmanuel Macron".

Meno di tre mesi dopo, aggiunge il quotidiano, "un incontro a Roma con il capo dello Stato che avrebbe dovuto riallacciare i rapporti e dimostrare la buona volontà di entrambe le parti, il suo vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha aggiunto una nuova voce alla lunga lista di crisi diplomatiche che hanno gravato sulle relazioni franco-italiane da quando il leader nazionalista è salito al potere nell'ottobre 2022". Ma nonostante la presa di posizione del quotidiano francese, non esiste una crisi diplomatica tra Italia e Francia. La replica indiretta è arrivata da capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo: "La schiettezza che contraddistingue noi della Lega può sembrare a volte ruvida, ma spesso si è rivelata proprio la voce della ragione. Meglio essere chiari oggi che avere pantani militari domani. Salvini lo ha ribadito nettamente: l’Italia non deve farsi trascinare in ipotesi di invio di soldati in Ucraina".

Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: "Mi pare sia giusto ricordare che le relazioni di politica estera le tengono il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. I nostri colloqui sono frequenti, per cui andiamo avanti.

Io credo che la forza delle idee sia quella che conta, se si vogliono ottenere dei risultati bisogna puntare sulle idee anche quando ci sono delle differenze". Non è che, ha aggiunto, "con gli amici europei con gli amici europei abbiamo sempre la stessa idea, ma secondo me si ottengono successi con la forza delle idee piuttosto che con la violenza delle parole".

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