Parigi schiera mezzi anti terrorismo e elicotteri: confine con l'Italia sempre più blindato

Parigi decide di blindare la frontiera con l'Italia: mezzi anti terrorismo e almeno un elicottero in azione al confine di Ventimiglia, per prevenire l'ingresso di migranti monitorati anche i treni

Parigi schiera mezzi anti terrorismo e elicotteri: confine con l'Italia sempre più blindato
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Nelle ultime ore un elicottero della polizia francese è stato visto mentre sorvolava un'area vicina al confine con Ventimiglia. Il mezzo, secondo quanto riferito dai media locali, apparterebbe alla Dogana francese e dunque potrebbe essere stato utilizzato in funzione anti migratoria. Una circostanza che dimostrerebbe ancora di più la volontà di Parigi di blindare letteralmente la frontiera con l'Italia. Il timore, da parte dell'Eliseo, è quello di un effetto domino dell'emergenza che sta coinvolgendo il nostro Paese: tra le migliaia di persone sbarcate a Lampedusa negli ultimi giorni infatti, secondo il governo francese potrebbero esserci diversi migranti intenzionati ad arrivare in nord Italia per poi oltrepassare il confine.

Elicotteri e mezzi anti terrorismo in azione

In mattinata il rumore di un elicottero ha fatto da sottofondo per diverse ore. Il mezzo ha sorvolato sia le aree di confine di Ponte San Ludovico, così come le aree di frontiera situate più a monte, nella località di San Luigi. La zona è quella di Ventimiglia, ancora pochi passi e si entra ufficialmente in territorio francese.

Non ci sono conferme da parte delle autorità transalpine, ma i movimenti dell'elicottero hanno fatto subito pensare a un'azione di attento monitoraggio del confine. A Parigi non si fidano dell'Italia: il timore riguarda il fatto che le nostre autorità non siano in grado di gestire l'importante afflusso di migranti degli ultimi giorni. E che quindi, una volta trasferiti da Lampedusa, le persone giunte lungo le nostre coste riescano in qualche modo a risalire la penisola fino a Ventimiglia.

In campo la "Mission Vigipirate"

La presenza dell'elicottero della Dogana francese ne è una conferma, ma non è l'unico indizio in tal senso. Sempre a ridosso delle aree di confine italo-francesi sono stati avvistati i mezzi dell'anti terrorismo. Si tratta, come si legge sull'Ansa, di mezzi con la scritta "Mission Vigipirate". Un riferimento a una passata operazione voluta dall'ex presidente Valéry Giscard d'Estaing e con cui vengono contrassegnati i mezzi usati per le missioni anti terrorismo.

La scritta, in particolare, è stata notata in veicoli delle forze francesi parcheggiati in una struttura per vacanze nella località di Sospel. Qui, si legge sempre sull'Ansa, alloggiano i poliziotti e i militari impiegati per pattugliare il versante francese della Val Roya. Il loro compito dunque è quello di prevenire attraversamenti di migranti dal confine italiano.

Controlli anche sui treni

La blindatura del confine è destinato a diventare un tema politico. In una fase in cui l'Italia chiede maggiore assistenza, dalla Francia così come dall'Austria sono arrivate misure volte a puntellare le frontiere. Da qui probabilmente la nota di ieri della Lega, secondo cui adesso dall'Europa occorre attendere "fatti e non chiacchiere".

Intanto i controlli non riguardano soltanto sentieri e attraversamenti stradali. La polizia francese ha disposto rigide misure di sicurezza anche sui treni provenienti dall'Italia. In particolare, risulta essere stata potenziata la vigilanza sui convogli della linea Ventimiglia - Nizza, così come della Ventimiglia - Cuneo e della Breil - Nizza.

Parigi smentisce operazioni anti terrorismo

Dalla prefettura del dipartimento delle Alpes Maritimes è però arrivata a stretto giro di posta la smentita su possibili specifiche operazioni al confine con l'Italia.

"Alla frontiera con l'Italia non c'è mai stata alcuna missione antiterrorismo - ha spiegato un funzionario all'Ansa - Sono dispiegati 120 militari della Border Force che assicurano, notte e giorno, azioni di sorveglianza della frontiera, con missione di dissuasione, raccolta di informazioni sul terreno e individuazione di stranieri in situazione irregolare nella striscia di confine, così che poliziotti e gendarmi possano procedere al loro fermo e riconsegna alle autorità italiane".

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