Politica internazionale

Lo stop di Darmanin: "La Francia non prenderà migranti da Lampedusa"

Poco prima di partire per Roma, il ministro dell'Interno francese ha rassicurato sulle intenzioni della Francia di aiutare l'Italia ma non di farsi carico dei migranti sbarcati a Lampedusa

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Il bastone e la carota, verrebbe da dire. Da una parte infatti, il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin parla di un "sicuro aiuto all'Italia per difendere i confini", definendo inoltre amici gli italiani. Dall'altra, al contempo, conferma la posizione sua e del suo governo a proposito dell'emergenza sbarchi di questi giorni: "Non ci faremo carico dei migranti che stanno arrivando a Lampedusa". Chiudendo quindi ogni ipotesi di intervento al fianco di Roma mella gestione dell'attuale situazione.

Le dichiarazioni sull'emergenza a Lampedusa

Darmanin è atteso oggi a Roma. Nella capitale terrà incontri ad alto livello e ovviamente l'immigrazione sarà il tema più importante sul tavolo. Prima di decollare alla volta dell'Italia, il ministro è stato intervistato su Tf1. Qui ha detto la propria su Lampedusa e su quanto sta accadendo nella porta d'accesso mediterranea dell'Europa.

"La Francia non accoglierà parte dei migranti arrivati recentemente a Lampedusa - ha subito dichiarato Darmanin - la Francia non si appresta a farlo, la Francia vuole aiutare l'Italia a controllare la sue frontiere per impedire alla gente di venire". Dichiarazioni comunque che non sorprendono. E non solo perché fino a pochi giorni fa Parigi, assieme a Berlino, si è tirata indietro circa l'accoglienza di almeno tremila migranti prevista nell'accordo di solidatietà volontaria. Ma anche perché gli arrivi autonomi non fanno parte delle intese dei mesi scorsi, le quali comprendono richiedenti asilo arrivati con navi militari o soccorsi dalle Ong. "Sarebbe un errore di giudizio considerare che i migranti - ha proseguisto - siccome arrivano in Europa, devono essere subito ripartiti in tutta Europa e in Francia, che fa ampiamente la sua parte".

La posizione della Francia è quindi piuttosto chiara. Niente redistribuzione, né dei migranti già assegnati al Paese transalpino e né tanto meno delle persone che in questi giorni in massa sono sbarcate a Lampedusa. In poche parole, Parigi sembra più che altro pronta a supportare l'Italia nel lungo periodo e nelle future politiche di difesa dei confini esterni dell'Ue. Per il momento però, la linea francese è comune a quella di altri Paesi europei: blindarsi per evitare conseguenze dall'emergenza patita dall'Italia a Lampedusa.

La visita di Darmanin a Roma

Il ministro dell'Interno francese arriva in Italia in giorni quindi molto infuocati e non solo per le temperature. Gli sbarchi senza sosta, oltre a creare emergenze a Lampedusa e difficoltà in seno al sistema di accoglienza, hanno creato anche non pochi diverbi in chiave europea. Per Roma, al momento dall'Europa sta arrivando poca o nulla solidarietà.

Darmanin dunque è chiamato a tranquillizzare Palazzo Chigi e a dimostrare una certa collaborazione con l'Italia. Da qui forse le aperture su piani a lungo termine. "Ciò che vogliamo dire ai nostri amici italiani - ha infatti dichiarato il titolare del dicastero dell'Interno - che credo siano perfettamente d'accordo con noi, è che dobbiamo proteggere le frontiere esterne dell'Unione europea e soprattutto esaminare subito le richieste d'asilo. Quando non ci sono le condizioni, rimandare i migranti nel loro Paese". Dichiarazioni in parte in linea con quelle del governo italiano: basteranno per deporre l'ascia di guerra sul tema?

Per la Lega al momento le parole del ministro francese non sembrano concilianti.

"Basta chiacchiere - si legge in una nota del carroccio - gli italiani si aspettano e si meritano dalla Francia e dall'Europa dei fatti concreti".

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