Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky consolidano la "relazione speciale" tra Italia e Ucraina in un nuovo colloquio bilaterale. Il presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia ha, come riportato dalle agenzie, dialogato con il capo di Stato ucraino e discusso la necessità di raggiungere "una pace giusta" per il Paese invaso dalla Russia nel febbraio 2022. Un messaggio importante, a poca distanza dall'invito di Zelensky a Xi Jinping, leader della Repubblica Popolare Cinese, affinché "veda con i suoi occhi" la devastazione impressa dall'alleato Vladimir Putin bombardando e invadendo l'ex Paese sovietico.
L'Italia al fianco dell'Ucraina
Oltre a questo, Meloni e Zelensky hanno approfondito i rapporti bilaterali Roma-Kiev, a pochi giorni dal contatto avuto a Kiev il 21 febbraio scorso e dopo il netto discorso sulla scelta di campo di Roma a favore di Kiev fatto dal Presidente del Consiglio, che il 21 marzo scorso ha ricevuto il plauso dell'intero establishment ucraino, a partire dal capo dello staff presidenziale Andrej Yermak.
Palazzo Chigi ha pubblicato una nota sintetica e asciutta in cui si fa anche riferimento al fatto che Zelensky ha mostrato "fiducia nella sua capacità di respingere gli attacchi della Russia in difesa dell'integrità territoriale dell'Ucraina" anche per effetto del sostegno di Paesi occidentali come l'Italia. In arrivo in Ucraina, dopo la formazione dei militari di Kiev al suo utilizzo, è la batteria del sistema Samp-T mandata assieme alla Francia, mentre la maggioranza dialoga su possibili nuovi invii di armi al Paese invaso.
I had a productive call with @GiorgiaMeloni. We discussed our bilateral & international initiatives. The path to peace in is the complete withdrawal of Russian troops from territory & our Peace Formula implementation. Thank you friends for your support. Let’s keep it up!
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 29, 2023
Un nuovo piano Marshall per ricostruire l'Ucraina
Spazio anche ai temi economici e alla sfida della ricostruzione dell'Ucraina. L'appuntamento è proprio a Roma, tra meno di un mese: il 26 aprile la Capitale sarà teatro della Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell'Ucraina, le cui città hanno subito dall'inizio della guerra un vero e proprio martirio. Il 26 aprile sarà un momento di confronto tra autorità italiane, imprese e controparti ucraine in nome di un obiettivo: la ricostruzione del Paese e il contributo italiano a un vero e proprio "Piano Marshall" per la rinascita del Paese. L'obiettivo è chiaro: ricostruire l'Ucraina e favorirne di fatto l'avvicinamento all'Ue. Dandole una prospettiva per il dopoguerra.
L'Italia è spinta a sostenere l'Ucraina fin dall'era di Mario Draghi conscia, tra le altre cose, del valore strategico che un adesione di Kiev al sistema europeo avrebbe: come ricordato su Inside Over, l'aumento dell'aiuto italiano all'economia ucraina non creerebbe solo opportunità di business. Avrebbe anche l'effetto di avvicinare l'Italia all'estero vicino esteuropeo e, al contempo, di favorire l'inserimento di Kiev nell'ombrello europeo.
Funzionale, tra le altre cose, a depotenziare in nome dell'ingresso ucraino in Ue, la morsa dei falchi pro-austerità.
Lanciare in campo la palla della ricostruzione dell'Ucraina è un investimento a favore di Kiev, ma anche una mossa politica in continuità tra i governi Draghi e Meloni che il premier e Zelensky ritengono strategica e fondamentale. E l'endorsement a tale manovra emerso dal colloquio mostra che diversi passi si stanno facendo in tal senso.
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