Se Maometto sostituisce Marx

Da settimane le piazze sono affollate da pro Pal: la Cgil è pro Pal, molti sindaci e presidenti di Regione sono pro Pal, e ieri la piazza era pro Pal

Se Maometto sostituisce Marx
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Emmanuel Macron ha chiuso in un ghetto gli aerei israeliani all'Air Show internazionale di Le Bourget. Non si tratta di un gesto di antisemitismo. È anche peggio. In Francia i partiti sono vittime di una sottomissione politica all'islamismo. Dalle croci da nascondere alle Olimpiadi fino alla guerra in Iran, si confrontano due fronti politici: immigrati di origine islamica contro francesi laici. I partiti, un tempo di ispirazione comunista e socialista, sono diventati partiti islamici: non prendono più i voti inneggiando alla lotta di classe, ma alla lotta di religione. La sinistra ha scelto il suo campo. Il centro macroniano si nasconde dietro al motto dell'en même temps, e cioè un colpo al cerchio e uno alla botte, e la destra, da Retailleau a Bardella, prova a difendere i valori della République. In Italia rischiamo la medesima deriva. Da settimane le piazze sono affollate da pro Pal: la Cgil è pro Pal, molti sindaci e presidenti di Regione

sono pro Pal, e ieri la piazza era pro Pal. La sinistra accarezza questi movimenti, non tanto e non solo per le ragioni in sé dei conflitti in Medio Oriente, ma perché stiamo scivolando verso la Francia islamizzata. Dove la gauche ha capito che le fortune elettorali si fondano su una nuova constituency. La quale non è più costituita dal proletariato - che non esiste più -, o dalle fasce popolari, ma si costruisce sull'appartenenza culturale e religiosa. Il riflesso condizionato della sinistra è stato quello di difendere il giovane Ramy, che non si è fermato ad un posto di blocco, non perché ritenuto pasolinianamente un emarginato di borgata, ma perché simbolo di una post immigrazione anti occidentale. Se la sinistra è ormai caduta in questa micidiale trappola, la destra non può permettersi di sbagliare. Da una parte non deve rinunciare alle sue storiche battaglie su immigrazione (i numeri

contano), sicurezza e cittadinanza. Dall'altra deve inchiodare la sinistra alla sua storia. Come fa la sinistra della legge Zan ad urlare a favore degli ayatollah? Come possono i libertari progressisti stare con chi nega diritti di base? Come fanno i pacifisti a sfilare con i razzi di Hamas? Ci si può contrapporre sul bilancio pubblico, ma pensare di dividersi sui principi fondanti dell'Occidente sarebbe un crimine.

Pensare all'esistenza di tanti musulmani moderati, che ovviamente ci sono, come freno a questa rivoluzione, è come credere che il marxismo sarebbe stato frenato dalla ricchezza di Engels o dall'opulenza dei salotti milanesi.

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