A 13 anni nuda sulla chat di classe

Foto hard diffuse su WhatsApp: le compagne allertano le docenti

A 13 anni nuda sulla chat di classe

Milano - «Un'adolescente con problemi di alternanza, in parole povere bipolare. Dobbiamo tutelarla il più possibile affinché non finisca per commettere delle sciocchezze qualora queste foto e i video siano stati fatti girare sul web. Oltre naturalmente a individuare chi la ha prodotti e diffusi».

Da quel poco che trapela dalla questura di Pavia ci sarebbe una vera e propria patologia - trascurata o non riconosciuta dalla famiglia d'origine, i tempi sono ancora prematuri per stabilirlo - dietro la brutta vicenda della 13enne apparsa sulla chat di Whatsapp della sua classe seminuda e in atteggiamenti intimi con altri coetanei che frequentano la medesima scuola. La notizia, apparsa ieri in esclusiva sulle pagine del quotidiano La Provincia Pavese, riguarda appunto una scuola media della zona.

A segnalare il caso è stata la psicologa che lavora all'interno dell'istituto. Tre allieve delle Medie infatti, quando hanno capito che quelle immagini avrebbero potuto avere una diffusione ben più ampia della chat di classe, ne hanno segnalato l'esistenza alla dottoressa. Quindi le hanno aperto Whatsapp e mostrato le foto e i video della ragazzina svestita e in pose spinte mentre si trova insieme ad altri studenti della scuola suoi coetanei o al massimo 15enni. Scatti e filmati che sarebbero stati realizzati durante una festicciola, non è ancora chiaro se all'interno dell'istituto o in un orario extra lezioni.

Immediatamente la professionista ha allertato gli insegnanti e la dirigente scolastica, quindi è stata informata la questura e insieme i genitori dei ragazzi coinvolti, affinché realizzassero la gravità di quanto era accaduto. Ora la preoccupazione più urgente è comprendere se queste immagini siano state fatte circolare o meno anche sui social network.

Si trova invece ai domiciliari da mercoledì mattina un professore campano sospettato di abusi sessuali su due studentesse, all'epoca dei fatti minori di 16 anni, che sarebbero avvenute quando lui insegnava al liceo classico statale «Giambattista Vico» di via Salvator Rosa, uno dei principali istituti del centro di Napoli.

Anche in questo caso però non ci sono di mezzo violenze fisiche, bensì la deriva hot di una chat tra il professore e le due studentesse.

La denuncia è partita infatti dal padre di una delle ragazze dopo che ha letto i messaggi che i tre si scambiavano.

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