
Il Pd cala la carta della disperazione: attaccare il governo Meloni sui centri in Albania per spostare l'attenzione dalle inchieste che travolgono, da Milano a Pesaro, il partito.
Elly Schlein (nella foto) nella sua strategia, arruola anche Fratoianni e Bonelli. Il M5s si smarca e aspetta le carte dell'indagine su Matteo Ricci, candidato del campo largo per la presidenza della Regione Marche. I comunicatori del Pd si sono messi al lavoro già dall'alba con batterie di comunicati contro l'esecutivo per una polemica (vecchissima) sui costi delle strutture albanesi che ospitano gli immigrati giunti sulle coste italiane in attesa di rimpatrio.
Nessuna novità sul tema. Però il Pd ha bisogno di un tema per rialzarsi e contrattaccare. A Milano l'inchiesta sull'urbanistica va avanti. A Bologna è questione di ore: si attendono le prime mosse della Procura (con l'iscrizione nel registro degli indagati) sulle verifiche per alcune concessioni edilizie. A Pesaro l'uscita delle carte potrebbe aggravare la posizione dell'ex sindaco Ricci e costringere il M5s a ritirare l'appoggio. In Puglia il governatore uscente Michele Emiliano conferma: "Sarò candidato", annuncio che certifica lo strappo con il candidato in pectore Antonio Decaro, che non vuole l'ex pm nelle sue liste. In Campania la coppia Fico-De Raho è pronta a mettere fuori dalle liste 15 consiglieri regionali uscenti (tra Pd e liste civiche) per indagati o chiacchierati.
Elly Schlein non ha una linea. Non può rispondere colpo su colpo, perché perderebbe l'appoggio delle toghe. Non può rompere con il M5s perché rischierebbe l'ecatombe alle regionali in autunno. Unica mossa: buttare la palla in tribuna. Attaccando Meloni sull'immigrazione.
Escono in fila tutti i big. Furfaro, Boldrini, Schlein, Boccia. La segretaria apre le danze: "Giorgia Meloni deve chiedere scusa agli italiani, perché i numeri relativi ai costi della sua illegale operazione Albania sono un insulto anche a quei milioni di persone che oggi si trovano in difficoltà. Non solo viola i diritti fondamentali dei migranti, tanto che quelle prigioni sono rimaste vuote". Poi rilancia Furfaro: "50 mila euro. Sono i soldi spesi per rinchiudere ogni singolo migrante in Albania. Giorgia Meloni dice che i soldi non ci sono. Ma per fare propaganda li trova sempre. Si vergogni". Ecco il capogruppo dem al Senato Francesco Boccia: "Quello che Giorgia Meloni aveva annunciato come un modello di gestione delle politiche migratorie si è dimostrato un totale fallimento".
A queste accuse pretestuose, il Viminale risponde anche nel merito: "Il protocollo tra Italia e Albania - che oggi qualcuno bolla come una spesa gravosa - unitamente alle altre iniziative adottate per contrastare l'immigrazione irregolare secondo regole approvate dall'Unione Europea - dicono dal ministero - rappresenta un investimento fondamentale. È infatti una risposta concreta, strutturata ed efficace che consentirà una volta a regime di ridurre drasticamente i costi di accoglienza e velocizzare i rimpatri, allineandosi con le nuove normative europee che entreranno in vigore il prossimo anno".
Al netto dell'operazione di distrazione il tema giustizia rischia di aprire una
frattura nella coalizione di centro-sinistra. La classe dirigente pd è piegata dalle inchieste. Il Pd teme inoltre l'offensiva politica da parte del M5s. E chi sperava in un'estate militante del rilancia dovrà rivedere i piani.