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"Via agli espropri". La soluzione del Pd è una nuova guerra dichiarata ai privati

Schlein attacca: "Centrodestra senza vergogna". Ecco il calmiere pensato dalla sinistra: crociata su B&B e alloggi sfitti. E il sindaco Lepore: "Usiamo le caserme"

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La sinistra vuole portare gli italiani in tenda e «fregargli» la casa. I sindaci del Pd lanciano la crociata contro la proprietà privata. Patrimoniale e guerra ai B&B: le «fasce rosse» scatenano l'offensiva contro il patrimonio immobiliare delle famiglie italiane. Da Milano a Roma. D'altronde a indicare la rotta è stata la segretaria del Pd Elly Schlein nella sua mozione congressuale: «Sulla casa servono politiche innovative e coraggiose di intermediazione pubblica per recuperare al mercato degli affitti medi e lunghi una parte del patrimonio privato sfitto», scriveva la leader dei dem. In sintesi, la ricetta di Schlein contro l'emergenza abitativa è semplice: l'esproprio delle case non affittate di proprietà privata. Detto fatto. I sindaci con la tessera Pd colgono l'occasione della protesta degli studenti contro il caro affitti per mettere in atto il programma «sovietico» di Elly. In particolare nel mirino delle giunte rosse finiscono le strutture recettive. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore suggerisce una stretta alla proprietà privata: «Le città devono rimettere in circolo gli appartamenti sfitti dei privati e riuscire a limitare gli Airbnb» - annuncia in un'intervista a Repubblica. La soluzione è quella di limitare le licenze per i B&B a una durata massima di 5 anni. Poi propone: «Lo Stato attraverso il Demanio deve dare ai Comuni le grandi caserme inutilizzate» per «costruire case popolari e alloggi per studenti».

Dalla città di Ancona la segretaria attacca: «Sostegno agli studenti che si trovano in mobilitazione contro il caro affitti, che è una emergenza vera. Sento che non è sentita dal governo nazionale e mi domando in che Paese vivano. Scaricano su altri la responsabilità e ancora parlano. Sono senza vergogna». Un altro colpo alla attività privata arriva dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che avverte: «C'è un mercato degli affitti drogato, anche perché manca una legge che limiti i cosiddetti Airbnb, legge che io vorrei come c'è in tutte le capitali europee. Nel nostro Piano prevediamo anche una agenzia degli affitti che intermedi tra domanda e offerta dando anche garanzie». Per Gualtieri «i ragazzi hanno ragione e io li vorrei incontrare. È uno dei punti del nostro Piano casa la vergogna che in una città universitaria come Roma gli studenti devono pagare cifre incredibili per mezze stanze». Più cauto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: «Stiamo vivendo un boom inedito di flussi turistici in città e siamo quindi ben consapevoli che si tratta di processi da governare. Abbiamo intenzione di intervenire sul piano amministrativo, ma dobbiamo capire quali norme nazionali si possono applicare per evitare l'aumento dei fitti nel centro di Napoli e dall'altra parte rispettare le regole del libero mercato: su questo tema è necessario un dibattito nazionale con una presa di posizione comune da parte dei sindaci» chiarisce al Giornale. Alla battaglia di Lepore e Gualtieri si unisce, invece, il sindaco di Milano Beppe Sala. Si studiano misure contro i B&B. Per Sala «il problema è che oggi noi a Milano contiamo 13mila posti letti per studenti. Sono pochi e sappiamo che i prezzi delle case sono alti. Ma c'è una grande progettualità su cui stiamo lavorando. Io ritengo che questo problema andrà a risolversi ma ci vorrà qualche anno. Capisco la difficoltà di chi sta cercando un appartamento in questa fase».

L'affondo contro la proprietà privata si muove anche in Europa dove il Pd ha presentato un emendamento per introdurre la patrimoniale in tutti i Paesi dell'Ue: emendamento bocciato dall'assemblea anche con il voto di quattro dem. Il renziano Nicola Danti esulta: «Fallita l'operazione per la patrimoniale europea»

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