Meloni e Salvini hanno già mandato un messaggio al Colle: "No a ingerenze sulla lista dei ministri". Ma il caso Savona riguarda da vicino anche il Movimento Cinque Stelle. Lo scontro tra la maggioranza gialloverde e il Colle è tutto sul nome di Paolo Savona. Il prof euroscettico di fatto non sarebbe gradito a Mattarella e nemmeno a Bruxelles. Così da qualche giorno la composizione della squadra di governo sta attraversando una vera e propria fase di stallo. Dal campo grillino arrivano le parole di Di Battista che mette nel mirino proprio Mattarella. "Il Presidente della Repubblica ha tutto il diritto costituzionale di voler concordare alcuni ministri con il Presidente del Consiglio incaricato, ma porre veti sul Ministro dell’economia, malgrado il curriculum eccellente che vanta il dottor Savona, lo trovo, da cittadino, assolutamente inaccettabile".
Poi l'ex parlamentare grillino manda un messaggio in modo diretto al Capo dello Stato: "Con il massimo garbo e con il massimo rispetto (in primis per la mia libertà di pensiero) ricordo che Mattarella ha accettato Alfano - ripeto Alfano - Ministro degli Esteri senza batter ciglio ma si oppone a un uomo di grande valore come Savona. E perchè poi? Per un curriculum insoddisfacente, per uno scandalo che l’ha travolto? Nulla di questo. Ripeto: il problema sono - o sarebbero - le sue opinioni critiche su questa Europa.
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