Allarme sulle elezioni presidenziali americane del 2020. Secondo il direttore dell'Fbi, Christopher Wray, c'è un forte rischio di intromissione della Russia, con una «significativa minaccia di controspionaggio». E il Federal bureau ha rafforzato la task force che lavora alla difesa contro le interferenze straniere. Davanti alla continua minaccia di Mosca, l'Fbi e le altre agenzie di intelligence, assieme al dipartimento della Sicurezza nazionale, hanno reso permanenti le forze operative istituite per affrontare la minaccia russa per le elezioni di medio termine del 2018. «Riconosciamo che i nostri avversari continueranno ad adattare e migliorare la loro tattica - ha detto Wray -. Quindi stiamo guardando molto al 2018 come una specie di prova generale per il grande spettacolo del 2020».
Secondo quanto riferito al New York Times da un alto funzionario, l'Fbi ha recentemente spostato quasi 40 agenti e analisti nella divisione del controspionaggio. Molti di essi lavoreranno al pool composto da esperti di crimini informatici e controspionaggio e diventato permanente dopo le elezioni di medio termine.
Anche il dipartimento per la Sicurezza interna ha reso permanenti le task force create per affrontare le elezioni dello scorso novembre, trasformandole in un'iniziativa di sicurezza elettorale presso il loro National Risk Management Center. Anche l'Agenzia per la sicurezza nazionale e il Cyber Command degli Stati Uniti hanno ampliato e mantenuti i reparti creati per identificare e fermare le inferenze russe, hanno detto i funzionari.
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