Diciassette anni di carcere per dei gioielli italiani. È questa la pensa a cui un tribunale pakistano ha condannato l'ex primo ministro Imran Khan e sua moglie Bushra Bibi per il reato di corruzione legata ai regali ricevuti dalla coppia quando Khan era in carica.
Il caso di corruzione, denominato Toshakhana-II, riguarda la presunta detenzione illegale e la sottovalutazione di doni ricevuti dalla coppia. Secondo l'accusa la coppia avrebbe trattenuto illegalmente una parure di gioielli di lusso di Bulgari del valore di 715 milioni di rupie (poco meno di 7 milioni di euro) che il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed bin Salman aveva regalato loro nel maggio 2021, evitando di denunciarli al Toshakhana, il deposito statale dei doni di provenienza straniera ricevuti dai funzionari. Non solo. I due sarebbero riusciti anche, grazie a una perizia compiacente, a far valutare i gioielli oltre cento volte meno del loro valore, ovvero 5,9 milioni di rupie (57mila euro).
Secondo la legge pakistana, i funzionari governativi, membri del governo compresi, devono dichiarare tutti i regali ricevuti, ma possono tenere quelli di valore inferiore a una certa soglia o riacquistarli a prezzo scontato. Da questo punto di vista la sottovalutazione dei gioielli di Bugari avrebbe consentito loro di trattenerli con una spesa minima. Il caso è separato da uno precedente (il Toshakhana-I), legato agli orologi di lusso anch'essi regalati dal principe bin Salman.
Il verdetto è stato annunciato dal giudice speciale Arjumand Shah dal carcere di Adiala a Rawalpindi, dove erano presenti sia Khan che Bushra Bibi ma nessuno dei loro avvocati. Il tribunale ha anche inflitto a ciascuno di loro una multati per 10 milioni di rupie (circa 95mila euro). La sentenza è l'ultima battuta d'arresto legale per Khan, che ha affrontato moltissime cause da quando il suo governo è stato destituito nel 2022. Khan. Incarcerato dal 2023, ha negato le accuse denunciando le autorità di persecuzione politica. Sia Khan che Bibi erano già stati condannati a 10 anni di reclusione per violazione penale della fiducia e a sette anni per corruzione in un altro procedimento.
In un post su X, il partito dell'ex primo ministro Pakistan Tehreek-e-Insaf ha affermato che l'ultima condanna da parte di un "tribunale farsa serve solo a prolungare l'incarcerazione illegale e ingiusta di Imran Khan.
Tutto il mondo sa che questi casi hanno motivazioni politiche". Secondo il partito dietro la condanna ci sarebbe sotto l'influenza del capo di stato Maggiore dell'esercito del Paese, il generale Asim Munir: "Leggi di Asim. Tribunali di Asim. Giudici di Asim. Sentenze di Asim".