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Altri 11 barchini nella notte. L'hotspot di nuovo stracolmo

Nonostante i continui trasferimenti e l'ampliamento a 700 posti, la struttura non riesce a reggere i flussi

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Mentre si fanno i conti a Lampedusa con un hotspot strapieno e con i continui trasferimenti dei migranti per alleggerire la struttura, grazie a un piano redatto dalla questura di Agrigento d'intesa col Viminale, sull'isola gli arrivi non hanno tregua.

Dopo i 1.643 sbarcati giovedì in 43 diversi approdi, dalla mezzanotte alla mattinata di ieri sull'isola si contavano già 420 migranti approdati, che hanno viaggiato su 11 barchini intercettati in mare dai mezzi della guardia costiera e della guardia di finanza. Tutti, come da trend di questa estate record per numero di arrivi, che da inizio anno sono stati 96.323, a fronte dei 45.664 dello stesso periodo nel 2022, ovvero un +110,94%, sono partiti dalla Tunisia, per la maggior parte da Sfax, ma anche da Kerkennah e da Hawaria. I primi a mettere piede a molo Favarolo ieri sono stati in 219 soccorsi dalla guardia costiera. Sono sub-sahariani e, per affrontare la traversata, hanno pagato dai 1.800 ai 2.500 dinari tunisini. In mattinata sono arrivati in 201 a bordo di 6 barchini che sono stati agganciati dalle motovedette della guardia costiera e delle Fiamme gialle per condurli in porto. Anche in questo caso si tratta di migranti di diversa provenienza. Sono stati accolti nell'hotspot di contrada Imbriacola, dove in tutto ieri si è toccata quota 2.300 ospiti a fronte di una capienza che, dopo il recente ampliamento, è di poco meno di 700 posti. Per oggi la struttura è nuovamente pronta ad accogliere i tanti migranti che sbarcheranno. Ieri, infatti, sono state trasferite circa 1.500 persone: 2 gruppi di 600 e di 200 sui traghetti di linea Galaxy e Cossyra per Porto Empedocle e 700 su nave Dattilo della guardia costiera per Messina. Da lì raggiungeranno le destinazioni finali. Sono sbarcati ieri mattina a La Spezia i 49 migranti che erano stati soccorsi in mare dalla nave Ong Geo Barents di Medici senza frontiere, 32 dei quali sono minori non accompagnati e ci sono anche altri 6 minorenni. Sono originari di Senegal, Gambia e Guinea. Tra loro c'era anche una ragazzina incinta, che è stata condotta in ospedale per i controlli del caso, alcuni sono ustionati dal sole e altri sotto shock. La Ong ha raggiunto il porto assegnatole dal Viminale non senza lamentare la distanza da percorrere rispetto alla sua posizione iniziale. Le Ong, dunque, continuano a criticare la scelta del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, di spalmare gli sbarchi su tutto lo Stivale per non gravare su una Sicilia particolarmente oberata dagli approdi, e questo malgrado ci sia anche una sentenza del Tar del Lazio che ha dato ragione al ministro Piantedosi sul fatto che spetti al Ministero dell'Interno la scelta dei porti in cui autorizzare gli sbarchi. «Hanno affrontato viaggi estremamente diversi attraverso il deserto e hanno subito molte violenze e abusi fa sapere Medici senza frontiere -. Quello che abbiamo visto a bordo e ascoltato dai bambini è l'esposizione a diverse forme di violenza, tra cui molti casi di violenza sessuale, stupro in particolare».

Giovedì erano sbarcati a Trapani i migranti a bordo del veliero Astral.

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