Guerra in Ucraina

Altri droni contro Mosca. "Il simbolo del fallimento"

L'Ucraina alza la pressione sulla capitale. Nella City colpito lo stesso grattacielo di due giorni fa

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Prima che arrivassero i micidiali «Switchblade 300» dagli Stati Uniti, l'Ucraina comprava i droni su AliExpress: li ordinava online come un libro o una camicia, pagando dai 300 ai 3mila dollari al pezzo. Lo rivela con una punta d'orgoglio Valeriy Kondratiuk, ex capo dei servizi segreti di Kiev. «Dovevamo arrangiarci, ma i droni nella guerra sono fondamentali, paradossalmente più dei soldati o dei missili. Sono braccia e occhi invulnerabili. La Russia ne sta pagando le conseguenze». Ironia della sorte, l'Ucraina ha iniziato a far rifornimento di droni comprandoli su un sito web di e-commerce cinese, armandosi per mesi in casa degli alleati di Mosca.

Da Sebastopoli a Sebastopoli verrebbe da dire nello scenario di un cerchio che si chiude: il primo attacco (con droni Mavik) è avvenuto lo scorso 7 maggio sulla città della Crimea occupata, l'ultimo, il 21esimo, ancora una volta sulla medesima località ieri sera, vicino alla base della marina. E nel mezzo ci sono svariati blitz, 6 dei quali su Mosca, colpita 5 volte dai velivoli senza pilota nell'ultima settimana. «La Russia dovrebbe prepararsi, perché non ha ancora visto tutte le nostre potenzialità», aggiunge Kondratiuk commentando il nuovo attacco sulla capitale russa della scorsa notte, colpita esattamente come domenica nel complesso del Moscow International Business Center, nel quartiere IQ-kvartal. Nell'impatto sono stati danneggiati edifici amministrativi. Kiev non cerca la carneficina come i russi a Kryvyi Rih, ma vuole mostrare di saper colpire come e quando vuole sui cieli della capitale, puntando alla zona simbolo dell'economia, generando ansia costante nella quotidianità dei moscoviti. La paura si può toccare con mano, almeno leggendo quello che stanno pubblicando in queste ore sui social gli abitanti della capitale. Nonostante il sindaco Sergey Sobyanin avesse rassicurato domenica la cittadinanza promettendo l'interdizione aerea sulla città, nessuno si sente al sicuro. Anche in questo caso, per ragioni di sicurezza, l'aeroporto Vnukovo è stato chiuso per qualche ora al traffico, così come le strade del centro e stazioni della metropolitana.

«I grattacieli erano un simbolo della prosperità e del successo economico russo. Dopo il secondo attacco con i droni saranno il simbolo del fallimento dell'operazione militare speciale», scrive su Telegram il responsabile per gli Affari interni Gerashchenko. Su twitter il consigliere presidenziale Podolyak promette «una guerra in piena regola», mentre Washington si smarca e fa sapere «di non incoraggiare e neppure facilitare gli attacchi ucraini in Russia». Dal Cremlino Peskov non nasconde che Mosca sia sotto minaccia: «È evidente e stiamo prendendo contromisure». Una fonte nelle forze aeree russe ha riferito alla Tass che i droni sarebbero «decollati dal territorio ucraino». Nel 524esimo giorno di combattimenti un medico è stato ucciso e 5 civili feriti in un bombardamento su un ospedale di Kherson. Nella stessa località i russi hanno abbattuto un elicottero Mi-24. Le forze di Mosca inoltre hanno intercettato 16 razzi lanciati con i sistemi Himars e abbattuto 21 droni ucraini, tre dei quali, marini, prima che si schiantassero contro motovedette nel Mar Nero.

Il capo di Stato maggiore Gerasimov ha visitato le truppe a Zaporizhzhia, incoraggiando attacchi preventivi. Continua l'operazione offensiva di Kiev nelle direzioni di Melitopol, Zaporizhzhia e Berdyansk, mentre nel Donbass sono i russi a mantenere margini di vantaggio. A Yasinovataya (Donetsk) 2 civili sono rimasti feriti per un bombardamento ucraino. Inizierà entro metà agosto in Danimarca e Romania l'addestramento dei piloti sugli F-16. La Slovacchia ha consegnato i primi due dei 16 obici semoventi. Due elicotteri bielorussi hanno violato lo spazio aereo polacco.

L'incidente è già stato segnalato alla Nato.

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