"Altro che atto di guerra del Viminale, c'è un sistema patologico da scardinare"

Decaro si era opposto così alla commissione. La Lega: "Atto di rispetto per Bari"

"Altro che atto di guerra del Viminale, c'è un sistema patologico da scardinare"
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I «voti comprati per 50 euro» in Puglia fanno infuriare il centrodestra. Il terremoto politico che ha distrutto il Pd pugliese apre uno squarcio inquietante. Per alcuni «politici» - secondo la procura di Bari il mercato delle preferenze prima delle elezioni era uso comune. Un sistema ben collaudato, oliato nel tempo. Bisogna vederci chiaro, fino in fondo, ne sono convinti a Roma, tra i palazzi della politica.

Ovviamente chi è pronto ad accendere un faro sulla regione rossa governata dal dem Michele Emiliano non bazzica di certo in via del Nazareno, sede del Pd. Tra i primi a farsi sentire Matteo Salvini che ha deciso di volare a Bari. L'appuntamento è fissato per domenica. Per la Lega «siamo di fronte a vicende sconcertanti: i cittadini di Bari e di tutta la Puglia non le meritano» dicono i leghisti che ne hanno approfittato per levarsi qualche sassolino dalla scarpa. Ricorderete i giorni che hanno preceduto l'insediamento della commissione d'accesso al Comune di Bari dopo l'importante inchiesta della Dda «Codice interno» che ha portato all'arresto di ben 130 persone per voto di scambio politico mafioso. Decaro parlò di «un atto di guerra» ma «alla fine, altro non è e non si è rivelato che un atto di amore e rispetto verso la democrazia e la città di Bari» scrivono in una nota gli esponenti leghisti della città. «Gli eventi inquietanti degli ultimi giorni e delle ultime ore, hanno portato purtroppo il capoluogo di regione sulla cronaca nazionale, privando la nostra comunità della sua serenità». Per Forza Italia c'è una questione di «igiene politica» da affrontare. A parlare per il partito guidato da Antonio Tajani, il coordinatore regionale degli azzurri e deputato Mauro D'Attis. «Sembra che in Puglia ci sia un sistema patologico da scardinare» afferma D'Attis. Per il senatore Maurizio Gasparri si deve «prendere atto di una situazione che sta creando imbarazzo a sinistra e che investe direttamente il Comune di Bari, ma anche la Regione Puglia. La minimizzazione e la copertura da parte di ambienti di potere e informativi non può cancellare una realtà grave ed inquietante. Che va affrontata con immediatezza». La commissione Antimafia è già al lavoro, fa sapere Riccardo De Corato che, della commissione, è capogruppo di FdI, e detta il calendario delle prossime audizioni: «Partiremo con esponenti della magistratura. Successivamente toccherà al Governatore Emiliano e al sindaco Decaro».

Il senatore di FdI Ignazio Zullo afferma: «Il problema è che a Bari e in Puglia il voto di scambio è l'iceberg di un vero sistema che non coinvolge solo il danaro ma anche scambi di favori materiali». Come una bombola di gas che, a dire del gip, sarebbe stata scambiata per un voto. Cose «sinistre».

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