Elezioni Comunali 2018

Amministrative, i rischi per il Pd e il M5s

Domenica si vota in 761 comuni di cui 20 capoluoghi. Una tornata di elezioni amministrative che coinvolge quasi 6,8 milioni di italiani

Amministrative, i rischi per il Pd e il M5s

Domenica si vota in 761 comuni italiani dalle 7 alle 23. Una tornata di elezioni amministrative che coinvolge quasi 6,8 milioni di italiani che, in caso di ballottaggio, saranno richiamati alle urne il 24 giugno.

I 20 capoluoghi da rinnovare

Tra le amministrazioni che si rinnovano contiamo un capoluogo di Regione (Ancona) e 19 capoluoghi di provincia: 5 al Nord (Brescia, Sondrio, Treviso, Vicenza, Imperia), 5 al Centro (Massa, Pisa, Siena, Teramo, Terni, Viterbo) e 6 al Sud (Avellino, Barletta, Brindisi, Catania, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani). Gli unici capoluoghi non amministrati dal centrosinistra sono Ragusa, dove il sindaco uscente è il grillino Federico Piccitto e Messina, amministrata da Renato Accorinti che cinque anni fa vinse a sorpresa con una lista di sinistra contraria alla costruzione del ponte sullo Stretto. Brindisi, Teramo e Trapani escono, invece, da un commissariamento dopo essere state guidate dal centrodestra. Nelle prime due città i sindaci sono stati sfiduciati mentre a Trapani, al ballottaggio delle ultime comunali, l'unico candidato rimasto in corsa (dopo il ritiro dello sfidante) non era riuscito a ottenere il 50% necessario. Terni, amministrata dal Pd, invece, torna al voto dopo il commissariamento per dissesto finanziario del Comune.

I rischi per il Pd e il M5S

Un test molto importante per il Pd che rischia di perdere molti capoluoghi di provincia del Nord e non solo (si pensi a Siena) ma potrebbe subire sconfitte significative anche in città con più di 15mila abitanti, storicamente di sinistra come Cinisello Balsamo e Imola. Sono interessati dalla consultazione elettorale anche due consigli circoscrizionali, il III Municipio di Roma Capitale (Montesacro) e l'VIII (Garbatella), dove sono cadute le due giunte a guida pentastellata. Qui voteranno complessivamente 290.934 elettori romani. Il Movimento Cinque Stelle, poi, sarà il grande assente in alcuni importanti Comuni come Vicenza e Siena e dovrà cercare di confermarsi a Ragusa e in altri piccoli centri più o meno grandi dove ha avuto dei problemi con i sindaci uscenti. Non si ripresenteranno sotto le insegne del Movimento sia Rosa Capuozzo a Quarto sia Fabio Fucci a Pomezia.

Non vi sarà, inoltre, nessun candidato grillino a Seregno, Spoleto, Campi Bisenzio e Aprilia.

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