Ancora raid di Mosca contro i civili. "Ormai ci stiamo abituando all'orrore"

Altri 9 morti e più di 200 feriti. Kiev: "Rafforzare le difese"

Ancora raid di Mosca contro i civili. "Ormai ci stiamo abituando all'orrore"
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Il centro di Kharkiv è stato violato dalle bombe di Mosca. Non era mai accaduto dall'inizio dell'Operazione speciale che le aree più antiche della città venissero colpite dagli attacchi del nemico. "Le bombe sono arrivate fin quasi dentro casa - racconta Darya che gestisce una panetteria a pochi passi dalle esplosioni - ma la gente entra in negozio e si lamenta per la riforma delle pensioni. È surreale, ci stiamo abituando all'orrore".

Le truppe russe hanno fatto cadere l'ultimo tabù, martellando di ordigni una zona che di militare o di utile al conflitto non ha nulla. Tre persone hanno perso la vita, e 80 sono i feriti dell'ennesima alba da dimenticare. A Kharkiv si segnalano i danni più gravi, ma i droni Geran-2 con proiettili termobarici sono entrati in azione anche sugli Oblast di Sumy, Kherson, Odessa, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia, per un bilancio totale di 9 morti e 200 civili feriti.

"La scorsa settimana sono stati impiegati circa 1.270 droni, 39 missili e quasi mille bombe aeree - spiega Zelensky - stiamo già implementando gli accordi con diversi partner sugli investimenti nella nostra produzione di armi, in particolare di tutti i tipi di droni". La difesa aerea è di fondamentale importanza, soprattutto perché la Russia, come ha sottolineato il ministro degli Esteri Lavrov, scarta la possibilità di una tregua che "il regime di Kiev e i suoi curatori esterni vorrebbero attuare per raggruppare truppe, continuare la mobilitazione e rafforzare il potenziale bellico". E proprio il recente attacco a due centri di reclutamento dimostra la volontà di Mosca di paralizzare le misure di mobilitazione di Kiev. Lavrov, da Rio de Janeiro per il summit Brics parla anche della Nato: "I disaccordi all'interno del blocco si stanno aggravando, si sta preparando un ammutinamento sulla nave".

Per quanto riguarda i fronti aperti, rimane confusa la situazione nel Dnipropetrovsk. Mosca ha rivendicato il controllo di Dachne, a nord del confine con il Donetsk. Il sito di mappatura Deep State tuttavia non conferma il netto avanzamento. Per il gruppo operativo-tattico delle forze armate Donetsk, Dachne sarebbe invece sotto il controllo di Kiev, anche se sono in corso intensi combattimenti. Il 6 luglio i soldati della 37ª brigata hanno issato la bandiera ucraina sulla cittadina, "simbolo del controllo totale e indiscusso su questo insediamento", si legge in un post sulla pagina Facebook. Da alcuni video diffusi in rete si scopre tuttavia che i droni di Mosca starebbero avanzando verso Novopavlivka, addirittura 12 km oltre il confine.

Nel 1.230° giorno di guerra i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto 91 droni ucraini sopra le proprie regioni e il Mar Nero, ma velivoli kamikaze a lungo raggio sono riusciti a colpire la raffineria di petrolio Ilsky nel Krasnodar e danneggiare i locali di un'azienda che produce testate termobariche per droni Shahed. Mosca riferisce di aver messo le mani su Bezsalivka, località del Sumy.

Da settembre a dicembre i caccia F-35 olandesi sorveglieranno lo spazio aereo Nato sopra l'Europa orientale per consentire a Kiev di ricevere materiale bellico dell'Occidente. Durante lo sminamento nella regione di Kursk sono state trovate mine di fabbricazione Usa.

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