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Antagonisti e violenti: il pericolo che la sinistra preferisce ignorare

Gli anarchici mettono a ferro e fuoco la città di Torino mentre la nuova stella della sinistra Elly Schlein è impegnata a combattere il fascismo nelle piazze di Firenze

Antagonisti e violenti. Il pericolo che la sinistra preferisce ignorare

Gli anarchici mettono a ferro e fuoco la città di Torino mentre la nuova stella della sinistra Elly Schlein è impegnata a combattere il fascismo nelle piazze di Firenze.

Gli antagonisti devastano negozi e incendiando auto nelle ore in cui la neo segretaria canta Bella Ciao. Assaltano banche e picchiano gli agenti della polizia. A Torino è sicuramente squadrismo. A tratti terrorismo. Ma nel Pd nessuno osa dirlo. Lo sanno bene i commercianti torinesi che ora contano i danni della devastazione anarchica.

La motivazione della guerriglia è ancor più surreale: la protesta contro la conferma del carcere duro per Alfredo Cospito. Il bilancio è pesante: 37 anarchici denunciati e due agenti colpiti da una bomba carta. Contro quei violenti, che distruggono le città e terrorizzano famiglie e bambini, la leader del Pd usa la carota. Schlein resta in silenzio per tutta la giornata di ieri e parla solo 24 ore dopo gli assalti: «Esprimo totale non accettazione e condanna di questi fenomeni di violenza che continuiamo a vedere anche a Torino non ci può essere nessuna accettazione e tolleranza, tutta la mia solidarietà alle sedi, non solo diplomatiche e consolari, che hanno subito attacchi. Bisogna tenere chiara la difesa dei principi di democrazia e pluralismo, non possiamo arretrare di un centimetro». Condanna sì. Ma nessuna solidarietà ai poliziotti feriti.

«Compagni troppo esagitati», è la posizione che sembra trapelare dal Nazareno. È un pericolo che la sinistra sottovaluta o tollera? La violenza dilaga. Da Nord a sud. Minacce e tensioni si moltiplicano. Due giorni fa il Pd del nuovo corso Schlein era a Firenze per solidarizzare con la preside che dà lezioni di antifascismo. E non si è accorta della guerriglia torinese. L'unica voce fuori dal coro in casa dem è stata quella di Enrico Borghi, senatore considerato tra i più anti-grillini nel partito: «Molto gravi le violenze realizzate e i danneggiamenti causati a Torino, durante le manifestazioni degli anarchici. Piena solidarietà ai cittadini che hanno subito danneggiamenti, ed un ringraziamento alle forze dell'ordine intervenute per la sicurezza della città». Il primo, e lungo l'unico, a prendere le distanze.

Tra le fila dei Cinque stelle parla Chiara Appendino, ex sindaco di Torino: «Questa non è la manifestazione di un pensiero, è una guerriglia intollerabile e incivile. La mia piena solidarietà ai cittadini che l'hanno subita e ai poliziotti feriti». I capigruppo grillini Francesco Silvestri e Barbara Floridia si associano: «Le violenze accadute ieri a Torino per le proteste legate alla vicenda Cospito sono inaccettabili e vanno rapidamente perseguite».

Dall'entourage di Schlein non una parola. La Lega incalza: «I fatti di Torino, con la città messa a ferro e fuoco dagli anarchici, non possono restare impuniti. Una vera e propria guerriglia urbana che nulla ha a che vedere con la civile manifestazione delle proprie idee. Non possono essere i commercianti e i cittadini torinesi a pagarne il prezzo. Ci aspettiamo che tutte le forze politiche, in maniera totalmente bipartisan, ne prendano le distanze e condannino con forza quanto accaduto. Ancora piena solidarietà e un ringraziamento alle nostre Forze dell'Ordine», attaccano i deputati torinesi della Lega Elena Maccanti, segretario provinciale del partito, e Alessandro Benvenuto. In serata tra le opposizioni si sfila Carlo Calenda che prova a fare la morale a destra e sinistra: «Gli anarchici che devastano una città vanno arrestati. Il Governo che non riesce a condannare un pestaggio davanti a una scuola va criticato. Non sono fatti collegati o che si elidono. Non rappresentano rischi per una democrazia forte capace di reagire. Non vanno strumentalizzati. Questo gioco ad alzare il livello della tensione rappresentando una democrazia sempre sull'orlo del fascismo o della violenza eversiva è utile solo per mobilitare le proprie truppe contro gli "altri". Non è serio, non è responsabile ed è molto pericoloso. Datevi una calmata». Il leader di Azione poteva condannare in modo netto le violenze di Torino.

Ha preferito non far arrabbiare Elly.

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