Il Consiglio dei Ministri di questa sera era molto atteso per un punto specifico: le decisioni del governo sulle Autonomie delle regioni del Nord. Dopo il Cdm, il ministro per gli Affari Regionali, Erika Stefani ha spiegato qual è lo scenario su un tema così delicato che agita (e non poco) i gialloverdi: "Ci sarà un confronto in parlamento prima della firma delle intese", ha affermato il ministro. Sempre la Stefani ha aggiunto: "L'impianto generale e la parte finanziaria delle intese sono chiuse con il via libera del Mef". Poi ha mandato un messaggio ai Cinque Stelle che temono penalizzazioni per le regioni del Sud: "Sull'Autonomia, non ci sarà alcuna penalizzazione economica a carica di alcuna Regione", ha aggiunto il ministro. Ma di fatto per il momento la partita non è del tutto chiusa. Anche le parole del vicepremier Matteo Salvini vanno in questa direzione: "Penso che la prossima settimana ci sarà un confronto politico con me, Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte" sul tema dell'Autonomia. Oggi in Cdm sono stati illustrate intese con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che sono come trattati internazionali, quindi non modificabili ma il Parlamento potrà dire la sua prima della finalizzazione dei testi".
I Cinque Stelle comunque promettono battaglia. I grillini infatti hanno preparato un dossier che critica in modo aspro il piano della Lega per l'Autonomia: "Guai a creare cittadini di Serie A e di Serie B. Non si capisce in questo caso quale diversità dovrebbe essere garantita dalla prassi della non emendabilità delle intese tra lo Stato centrale e Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna", si legge nel documento dei pentastellati. I grillini dunque sono sul piede di guerra e sottolineano un aspetto: "Con la legge per rendere operative queste intese non sarebbe emendabile dal Parlamento, che potrebbe unicamente dire sì o no al testo". "La conseguenza assurda - proseguono i gruppi M5S nel dossier - sarebbe quella di impedire che il Parlamento, ossia l’assemblea rappresentativa di tutti i cittadini, possa formulare proposte di correzione a una legge che recepisce un’intesa che tocca la vita di tutti. Per questo il MoVimento 5 Stelle esige che il Parlamento mantenga un ruolo centrale nella valutazione delle legge che recepisce le intese, con la possibilità di correggerle se necessario". Su questo punto è comunque intervenuto Salvini che ha assicurato un ruolo centrale per il Parlamento: "Stiamo studiando come coinvolgerlo. Non ci saranno cittadini di serie A e di serie B. Chi dice queste cose non ha letto il documento".
Salvini al termine del Cdm è apparso irritato. Il vicepremier sarebbe arrivato in ritardo e non avrebbe incontrato il premier Giuseppe Conte. Sull'autonomia si è aperto uno scontro duro tra Lega e 5 Stelle che ha scenari imprevedibili...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.