Dal prossimo anno ci sarà una consolazione per gli automobilisti rimasti in coda per cantieri o blocchi del traffico. Ieri è arrivato il via libera dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti alla proposta del ministro per le infrastrutture Matteo Salvini che prevede il diritto al rimborso del pedaggio autostradale.
Il ministero delle Infrastrutture ha definito la misura uno "spartiacque che risponde all'esigenza di offrire maggiori garanzie ai cittadini che si trovano a fronteggiare rallentamenti e disagi legati alla presenza di cantieri o a blocchi del traffico". Le misure sui rimborsi "si applicheranno entro il primo giugno 2026 per i casi di blocco della circolazione e per la presenza di cantieri su percorsi" gestiti dallo stesso concessionario. Mentre scatteranno dal "primo dicembre 2026 per i rimborsi in caso di cantieri presenti" su tratte gestite da più concessionari. L'iniziativa arriva dopo una stagione di cantieri infiniti, dove il ministro Salvini aveva sollecitato i gestori a evitare code perenni e manutenzioni a rilento. La nuova normativa vuole essere anche un pungolo ai gestori, che avranno un incentivo a finire i lavori più velocemente. Il ministro sottolinea la soddisfazione mentre promette che il ponte sullo Stretto "si farà" perché "è una priorità dell'Unione europea" e "l'intero governo è al lavoro" per superare i rilievi della Corte dei Conti. "Basta con l'Italia dei no", ha aggiunto, "No alla nuova pista a Fiumicino, no all'Area Cargo a Malpensa, no al Ponte sullo Stretto, no alla Tav, no al Mose, no al Brennero. È sempre no. Ma investire significa anche scommettere sul futuro".
Per avere un'idea della portata della misura sui rimborsi autostradali, basti pensare che - secondo i dati del Mit - i lavori in corso al 30 settembre erano circa 1.800 in tutta Italia. Per i percorsi sotto i 30 chilometri, il rimborso sarà sempre dovuto senza una soglia minima di ritardo. Fra i 30 e i 50 chilometri, invece, la restituzione del pedaggio avverrà solo al superamento dei 10 minuti. Oltre i 50 chilometri, infine, serviranno almeno 15 minuti di ritardo. Ci sono poi alcuni paletti legati agli importi: non ci saranno rimborsi inferiori a dieci centesimi. Escluse alcune tipologie di cantieri: come quelli emergenziali (dovuti a incidenti o eventi meteo) e almeno in un primo periodo quelli mobili. Nei casi di blocco del traffico, tra i 60 e i 119 minuti di ritardo verrà rifuso il 50% del pedaggio, tra i 120 e i 179 minuti il 75% e superiore a 180 minuti sarà integrale.
I rimborsi saranno gestiti da un'App valida per tutti i gestori. I quali, per le sole concessioni vigenti, potranno recuperare le somme erogate agli utenti del 100% nel 2026 e 2027 aumentando i pedaggi. Questa facoltà si ridurrà però negli anni successivi e sarà al 25% nel 2030.