Milano - Sì alla Tav, sì alle infrastrutture, sì allo sviluppo del Nord e del resto del Paese. Forza Italia guarda all'«altra Italia», quella che non vuole bloccare le opere utili alle imprese e ai cittadini. Parte quindi la mobilitazione. A Torino, cuore dell'iniziativa per l'alta velocità ferroviaria, ma anche a Milano, dove ieri sono state presentate le iniziative azzurre a favore della Torino-Lione e delle altre opere minacciate dalla «decrescita» dei 5 Stelle oggi al governo: il Terzo valico, la Gronda genovese, la Pedemontana lombarda, le autostrade venete.
Nella sede del Consiglio regionale la capogruppo alla Camera di Forza Italia, la coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini, insieme agli altri dirigenti azzurri, ha preannunciato le iniziative che porteranno il movimento in piazza. «Anche noi come Piemonte e Veneto vogliamo schierare Forza Italia in Lombardia senza se e senza ma dalla parte delle infrastrutture - ha spiegato Gelmini - Sosteniamo la manifestazione promossa da Paolo Zangrillo», il coordinatore del Piemonte che il 17 novembre porterà Forza Italia in piazza. Le grandi opere - ha scandito Gelmini - «non possono subire inutili rallentamenti, occorre un sì convinto da parte delle amministrazioni locali e della politica nazionale». «Con tutti i coordinamenti provinciali di Fi raccoglieremo firme e ci schieriamo in modo netto a favore del sì». «Il Nord non può essere bloccato». Il vice coordinatore lombardo Pietro Tatarella chiama in causa la Lega: «Tradisce il nord» ha attaccato, citando anche l'apprensione delle imprese milanesi (e di Assolombarda) per le scelte del governo.
Forza Italia si candida a interlocutore privilegiato delle imprese del Nord, in sintonia con gli amministratori locali leghisti e con quei settori del Carroccio che hanno manifestato insofferenza per i 5 Stelle e sono pronti invece a dire un sì chiaro sulle grandi opere e sugli altri temi urgenti, a partire da Trenord, il trasporto regionale ferroviario lombardo che ormai è in
crisi nera, tanto che ieri il segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi ha intimato al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli di «indicare come priorità per gli interventi di Rfi la rete ferroviaria lombarda».
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