Una «corsia preferenziale» per i risparmiatori più anziani, un occhio di riguardo per quelli che hanno perso di più, dodici collegi presieduti da magistrati, 120 giorni per presentare la domanda, quattro mesi di tempo per ottenere il lodo.Queste le regole principali sul ricorso agli arbitrati previsto dopo il salvataggio dei quattro istituti di credito (Banca Marche, Banca Etruria, CariFerrara e CariChieti), contenute nella bozza del decreto che Palazzo Chigi sta per varare.La camera arbitrale, e questo è un punto fondamentale, avrà il compito di stabilire se chi ha venduto le obbligazioni subordinate agli investitori ha rispettato gli obblighi previsti dalle norme su trasparenza e correttezza in materia finanziaria. Dovrà cioè verificare caso per caso se ci sono state truffe, leggerezze o soltanto consigli sbagliati. Non solo. È infatti «estesa al collegio» anche la facoltà di accertare «ogni altro fatto rilevante per la determinazione della prestazione e la corresponsione dell'indennizzo».I dodici «mini-tribunali» saranno formati da un presidente, che per legge dovrà essere un magistrato, e da quattro membri, scelti «preferibilmente fra chi abbia già esperienza negli analoghi organi della Banca d'Italia e della Consob». Le candidature si potranno avanzare entro trenta giorni dalla pubblicazione del provvedimento e l'Anac, l'organismo di Raffaele Cantone, le vaglierà. L'arbitrato, come previsto, sarà gratuito. Le domande per avviare la procedura e chiedere l'indennizzo si potranno presentare entro quattro mesi dall'emanazione del decreto del governo. Potranno essere inoltrate dai risparmiatori «ovvero i loro eredi o legatari». Attenzione, però: nell'arco dei 120 giorni non deve «essere proposta un'azione davanti all'autorità giudiziaria». Bisogna scegliere, o il giudice o l'arbitrato.A loro volta i collegi avranno quattro mesi di tempo per decidere. Novanta giorni di procedura ordinaria, a partire dalla trasmissione degli atti al presidente del collegio da parte della camera arbitrale, a quali si potrà chiedere una sola proroga di altri trenta giorni se il collegio ritiene necessari ulteriori accertamenti. Il lodo dovrà essere deliberato «a maggioranza dei voti».Nel testo si prevedono pure dei meccanismi per incentivare l'accesso a questa forma di risoluzione soft del contenzioso. La controparte dei cittadini sarà il fondo interbancario di tutela dei depositi, che rappresenta il fondo di solidarietà istituito appositamente per gli indennizzi dalla legge di stabilità. E mentre il lodo consensuale delle parti prevede che la prestazione sia «eseguita, in quanto possibile, per intero e con priorità temporale», in caso di impugnazione da parte del risparmiatore, «i maggiori importi pretesi vengono accantonati» in attesa della pronuncia dell'autorità giudiziaria. Solo il risparmiatore dunque, e non il Fondo, può impugnare le decisioni.Gli investitori si fidano fino a un certo punto. Duemila di loro, «derubati ma non rassegnati», si riuniscono ad Arezzo per fare il punto.
Secondo la Federconsumatori, i cento milioni previsti dal fondo non bastano. «È necessario - sostengono - studiare più soluzioni». E se l'Unione europea si mette di traverso, «bisogna trovare risorse che non figurino come aiuti di Stato»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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