Roma I campioni del populismo? Semplicemente dilettanti allo sbaraglio. Per fare politica, e farla bene, la ricetta è soltanto una: posizionarsi al centro e farlo da professionisti. Parola di Pier Ferdinando Casini che torna alla ribalta grazie al nuovo movimento dei Centristi per l'Europa, la cui prima assemblea si è tenuta ieri mattina negli spazi del cinema Quirino alle spalle di piazza Monte Citorio. Casini insomma torna in pista. Ora che si sente nell'aria un sempre meno vago odor di proporzionale (vedi le correzioni alla legge elettorale caldamente consigliate dalla Consulta), ora che il populismo 2.0 (quello dei grillini, per intenderci) segna il passo grazie alle tante (troppe) gaffe dei suoi rappresentanti nelle amministrazioni locali; ora che la Lega di Salvini è costretta ad accentuare i suoi toni, serve un ritorno alla moderazione. «Il populismo - spiega lo stesso Casini, parlando con i cronisti - non è mai una risposta. È soltanto un'illusione. È iniettare tensione tra la gente sperando di avere qualche voto». Il nuovo soggetto politico vede più di un transfuga da ciò che rimane dell'Udc. Oltre allo stesso Casini (che ha lasciato nel luglio dello scorso anno) ci sono Gian Luca Galletti, altro fedele sodale di Casini nell'Udc, oggi ministro dell'Ambiente del governo Gentiloni, e Gianpiero D'Alia, già ministro nel governo Letta e attualmente responsabile dei Centristi per la Sicilia. «Viviamo in tempi di partiti finti e fragili - spiega D'Alia -. Noi, però, non siamo l'ennesimo partitino, bensì un movimento organizzato che ambisce a rappresentare quella maggioranza silenziosa di italiani che non parteggiano per il Pd e non hanno un'indole populista». Casini prende le misure dell'azione che attende questo nuovo movimento: da un lato ammonisce Berlusconi (un'alleanza con Salvini sarebbe mortale per l'animo moderato che ancora alberga in Forza Italia), dall'altro non risparmia consigli a Matteo Renzi («Vuole allearsi con chi come Pisapia le riforme centriste come il Jobs Act le ha sempre contrastate? Meglio per lui sarebbe non rinnegare l'alleanza con i moderati, mossa che a suo tempo gli ha fatto vincere le elezioni»).
«Non so quando si andrà a votare - conclude Casini - ma mi auguro che si vada a votare con una legge elettorale che obblighi i cittadini a scegliersi i propri rappresentanti senza capilista bloccati».Giusto per la cronaca segnaliamo inoltre che l'assemblea del Quirino ha acclamato il già citato Gianpiero D'Alia coordinatore nazionale del neonato Centristi per l'Europa.
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