Bayesian, il capitano in lacrime davanti ai pm ma non parla

I legali: "È molto provato", a breve tornerà in Spagna. Attesi altri indagati. Il giallo dell'Sos lanciato 32 minuti dopo l'inabissamento

James Cutfield, il Comandante della barca a vela Bayesian affondata a Porticello
James Cutfield, il Comandante della barca a vela Bayesian affondata a Porticello
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Scena muta di James Cutfield (nella foto). Consigliato dai legali, in attesa di venire a conoscenza degli esiti degli accertamenti fatti dalla procura di Termini Imerese, il 51enne neozelandese comandante del Bayesian affondato alle 4,06 del 19 agosto nello specchio d'acqua palermitano di Porticello, ieri non ha risposto alle domande dei pm.

«Una scelta tecnica» aveva spiegato lunedì, anticipando la decisione, l'avvocato Giovanni Rizzuti, che rappresenta Cutfield con il collega Aldo Mordiglia, specializzato in diritto marittimo e internazionale. L'interrogatorio, avvenuto al resort Domina-Zagarella di Santa Flavia, dove Cutfield alloggia con l'equipaggio e dove, fino a poco fa erano ospiti i passeggeri superstiti ormai ripartiti per la Gran Bretagna, è iniziato alle 15 ed è terminato dopo che i pm hanno letto i capi di imputazione: naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Il comandante tuttavia potrà lasciare l'Italia: sta organizzando la partenza con la moglie per rientrare a casa, a Maiorca in Spagna dove risiede da anni.

Secondo le prime risultanze investigative, l'inabissamento, con la conseguente morte di 7 persone, sarebbe frutto di una serie di errori nella gestione dell'imbarcazione prima del maltempo, quando cioè si sarebbero dovute attivare le procedure previste per mettere in sicurezza il natante, e durante la burrasca che era già stata segnalata nei giorni precedenti, e finanche alle 21 del giorno prima della tragedia e alle 00,00 dello stesso 19 agosto. Cutfield «è troppo provato» si apprende -. Presto, però, dovrà dare conto e ragione agli inquirenti su cosa sia avvenuto sul Bayesian dalle 3,30, quando si è scatenata la burrasca, alle 4.06 quando il veliero è affondato.

«Il Bayesian è andato oltre i suoi limiti operativi» scrive su Linkedin l'ex comandante dello yatch Stephen Edwards. Resta, inoltre, un mistero il perché il razzo di Sos sia stato lanciato alle 4.38, ovvero 32 minuti dopo l'inabissamento e quasi un'ora dopo l'inizio del maltempo che metteva in difficoltà lo yatch, cosa che ne sono convinti gli esperti «non sarebbe mai potuta accadere se non ci fossero a monte errori nella gestione del natante».

Saranno a breve iscritti nuovi nomi sul registro degli indagati, dopo di che si procederà con le autopsie. L'attenzione degli inquirenti è sul secondo in comando, Tijs Koopman, e su chi era di vedetta in plancia addetto al meteo, Matthew Griffith. Bisognerà che qualcuno chiarisca perché i passeggeri non sono stati avvisati.

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