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Becchi: "La Lega può rientrare in partita. ​Se il M5S si schiera col Pd è finito"

Il professor Paolo Becchi crede ancora nell'alleanza gialloverde: "Alla luce del sole c'è la trattativa di M5s con il Pd, ma dietro le quinte c'è sempre anche la Lega"

Becchi: "La Lega può rientrare in partita. ​Se il M5S si schiera col Pd è finito"

"Alla luce del sole c'è la trattativa di M5s con il Pd, ma dietro le quinte c'è sempre anche la Lega". A dirlo, in un'intervista al sussidiario.net, è il professore Paolo Becchi, da sempre convinto sostenitore del governo gialloverde.

Becchi è convinto che Luigi Di Maio voglia, anzitutto, evitare le elezioni e, perciò, ha accettato di aprire la trattativa col Pd. "Ma - aggiunge - credo che stia molto soffrendo" perché sa che un'alleanza con i dem è contaria "a tutta l’etica pentastellata" e "se potesse ritornerebbe con Salvini". Un'eventualità resa impossibile dal presidente Sergio Mattarella per il quale ci sono solo due alternative: o un governo Pd-M5S o le elezioni. Becchi, però, ritiene che la Lega non sia ancora fuori dai giochi e la mossa pentastellata di proporre a Nicola Zingaretti un Conte-bis, per poi vederselo bocciare, va in questa direzione. Salvini, spiega il professore sovranista,"dopo quello che è successo in Europa con la von der Leyen, ha intuito che Conte giocava una sua partita e doveva bloccarlo". Il premier dimissionario, col suo discorso al Senato, invece, ha provato a "rompere definitivamente l'accordo M5s-Lega. Ma non è detto che ci sia riuscito" anche perché "se il M5s si allea col Pd è finito". "Mentre - conclude Becchi - un nuovo governo guidato da Di Maio potrebbe rilanciarlo". Un ragionamento quest'ultimo che troverebbe conferma proprio nel post pro-Lega

html" data-ga4-click-event-target="internal"> pubblicato da un big come Alessandro Di Battista e nelle bordate che il senatore Gianluigi Paragone riserva sempre al Pd.

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