Guerra in Ucraina

Berlino rompe gli indugi e manda 50 tank "Gepard"

Via libera ai carri armati anti aereo. La ministra Lambrecht: "Pronti ad addestrare gli ucraini"

Berlino rompe gli indugi e manda 50 tank "Gepard"

La Germania ingrana di nuovo la quarta nella gara di solidarietà all'Ucraina e prepara l'invio di 50 carri armati della classe Gepard (ghepardo) alle forze armate di Kiev. È stata la ministra federale della Difesa, Christine Lambrecht, ad annunciare la novità all'apertura del vertice di Ramstein. L'appuntamento è stato organizzato dalla diplomazia statunitense ma nel suo ruolo di padrone di casa il governo tedesco non poteva certo presentarsi a mani vuote. Il cancelliere Olaf Scholz ha dunque rotto gli indugi che avevano attirato molto critiche sul suo governo, o meglio, sul suo partito. Perché tanto i Verdi quanto i Liberali (gialli) della sua maggioranza «semaforo» sono apertamente schierati dalla parte di Kiev: lo stesso non si può dire della Spd, un partito al quale appartiene ancora l'ex cancelliere Gerhard Schröder, fra tutti i politici europei non sovranisti quello che sostiene apertamente tanto Vladimir Putin quanto la necessità per Russia e Germania di intrattenere intensi rapporti commerciali ossia riprendere il commercio di idrocarburi da lui patrocinato a suon di costose consulenze saldate da Gazprom.

L'esatto contrario del fiero «oggi posso affermare che un embargo sule importazioni di petrolio è possibile» con cui il vicecancelliere tedesco ed ex leader dei Verdi, Robert Habeck, si è presentato a Varsavia, accolto dalla ministra polacca del Clima, Anna Moskwa. Dai prossimi mesi la Germania farà dunque a meno del greggio russo che nel 2021 aveva rappresentato un terzo delle importazioni tedesche di petrolio. Ma poiché non potrà rinunciare al gas russo, Berlino riprende a rifornire Kiev di armi. Armi pesanti come quelle invocate la settimana scorsa dall'ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk al quale Scholz aveva inizialmente risposto picche. I 20 Gepard non sono mezzi da combattimento di fanteria come i Marder (martora) che gli ucraini speravano di ricevere ma sono dei semoventi antiaereo con torretta armata da due cannoni e radar per l'intercettazione degli oggetti volanti da abbattere. Gli ultimi Gepard sono stati dismessi dalla Bundeswehr con lo scioglimento nel 2012 della Heeresflugabwehr la forza di difesa aerea dell'esercito. La ministra Lambrecht ha anche annunciato che la Germania lavorerà con gli americani «nelladdestramento di truppe ucraine ai sistemi di artiglieria su suolo tedesco: sappiamo tutti che in questo conflitto l'artiglieria è un fattore essenziale».

Basteranno queste misure per ripristinare l'immagine di Scholz tra gli alleati? Da Ramstein il segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, ha osservato che i Gepard «saranno molto utili» mentre le decisioni tedesche che seguiranno saranno «passi sovrani che, sulla base di quel che vedo, confermano il ruolo della Germania quale partner importante per l'Ucraina nel proseguimento della sua lotta». Molto meno generoso, il popolare tabloid Bild ha subito sferzato il governo osservando che gli ucraini dovranno essere addestrati all'uso dei Gepard e che l'addestramento non durerà meno di sei settimane. Peggio ancora, prosegue la Bild, la quantità di munizioni sarebbe il punto debole della fornitura. Il giornale cita dati del produttore di armi tedesco Krauss-Maffei Wegmann (KMW) che ha preso in consegna i Gepard quando la Bundeswehr li ha dismessi, secondo cui i carri sarebbero fornito con uno stock di circa 23.000 colpi. Ma poiché i cannoni del carro del carro sparano circa 1.

100 colpi al minuto, il totale delle munizioni disponibili per il sarebbe sufficiente per soli 20 minuti.

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