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Berlusconi incalza il governo: prenda i fondi Ue per la sanità

Vertice Tajani-Meloni-Salvini: l'alleanza già pensa alle Comunali. L'ipotesi di candidati della società civile

Berlusconi incalza il governo: prenda i fondi Ue per la sanità

Durante l'incontro avvenuto a Catania, prima che Salvini entrasse nell'aula del tribunale, si erano dati appuntamento per ieri. Per il primo vertice post-voto. E infatti Giorgia Meloni e Antonio Tajani si sono recati ieri mattina negli uffici della Lega al Senato dove li attendeva Salvini. Un vertice organizzato per parlare del prossimo appuntamento elettorale. Un appuntamento di primaria importanza visto che in primavera si dovranno rinnovare i consigli comunali delle principali città italiane e quindi scegliere i nuovi sindaci di città come Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna. All'incontro hanno partecipato anche Licia Ronzulli per Forza Italia, Ignazio La Russa per Fratelli d'Italia e Giancarlo Giorgetti per la Lega. Un vertice allargato insomma per stabilire alcuni punti chiavi per orientarsi sulla strategia da adottare in vista di questo impegno elettorale.

Ovviamente non si sono fatti nomi. Di sicuro hanno escluso di scendere in campo (per Roma e per Milano) sia la Meloni che Salvini. Un modo per mettere subito a tacere boatos che vogliono un impegno diretto per i leader nelle grandi città. Salvini e la Meloni non ne hanno fatto, però, una questione personale. Semmai il chiarimento è il frutto di una scelta condivisa anche con Tajani: per i grandi centri la coalizione deve puntare su personaggi che sono espressione sì della società civile ma soprattutto che hanno dimostrato nel loro campo d'interesse capacità di gestione e di grande sensibilità politica.

E la riunione, in buona sostanza, è stata dedicata proprio a mettere a punto i cardini della strategia. Innanzitutto le scelte devono essere fatte in poco tempo. Se è vero che non si è discusso dei nomi è altrettanto vero che ci si è accordati per ridurre al minimo indispensabile il tempo per la ricerca dei candidati. Entro novembre, infatti, la coalizione vuole iniziare la campagna elettorale. Anche se non vi è ancora certezza della data delle elezioni, Salvini, Tajani e Meloni si sono convinti che annunciare i nomi dei candidati il più presto possibile è un segno inequivocabile di chiarezza politica.

Già nei prossimi giorni gli organi territoriali dei rispettivi partiti inizieranno a svolgere riunioni e colloqui con la base per far emergere non soltanto una rosa di nomi ma anche per tirare fuori le criticità da affrontare in campagna elettorale. «Partecipiamo per vincere - spiega la leader di Fratelli d'Italia - quindi abbiamo stabilito un metodo: non si parte dai partiti, si parte dai candidati. Da persone che possano rappresentare una proposta vincente, credibile, anche guardando al di fuori dei partiti». Il vertice, durato un'ora e mezza, si è conclusa con un accordo pieno. Tajani ha subito informato Berlusconi, sempre convalescente ad Arcore. Il leader di Forza Italia ha ribadito però di non perdere di vista un'altra priorità del momento politico: vale a dire la difesa del Mes. Attraverso un messaggio su Twitter il leader azzurro sottolinea l'urgenza dello strumento soprattutto ora che è in corso la seconda ondata del contagio. Che va sostanzialmente combattuta proprio cogliendo le possibilità offerte dall'Unione europea.

«Lavoriamo perché l'Ue continui a mettere in campo strumenti per sostenere i Paesi colpiti da Covid - recita il tweet di Berlusconi -, ma l'aumento dei contagi impone un nuovo senso di responsabilità: il governo in primis deve abbandonare le incertezze e richiedere l'attivazione dei fondi del Mes».

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