Berlusconi stronca il Def «Il reddito di cittadinanza farà esplodere il bilancio»

Appello a Salvini: «Programmi inconciliabili con M5s». Oggi sarà alla convention di Milano

«Il reddito di cittadinanza provocherà un buco nero, un'esplosione nel bilancio dello Stato - dice Silvio Berlusconi -. È un danno e un'ingiustizia verso i cittadini onesti che lavorano e pagano le tasse». Il leader di Forza Italia scende in piazza, dopo il vertice a Palazzo Grazioli e attacca: «Sono preoccupato dalla deriva autoritaria dei 5s e da un governo che può portare al baratro non solo economico, ma di democrazia e libertà».

Oggi alla convention azzurra di Milano il Cavaliere darà la linea al partito sulla manovra e sull'opposizione al governo gialloverde, nell'intervista con il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti. Ma anticipa il suo pensiero a Roma: «Auspichiamo la fine prossima di questo governo: il centrodestra si ripresenterà agli elettori. Non c'è alternativa al nostro programma per portare l'Italia fuori dalla crisi. In questa direzione c'è solo un isolamento dannoso». E ancora sul reddito di cittadinanza: «Non sta in piedi, è un disastro, spingerà molti a non cercare neanche lavoro o a lasciarlo se ce l'hanno». Poi, l'ultimo appello agli alleati: «Continuiamo a rivolgerci a Salvini e agli uomini della Lega, perché due programmi come quello del M5s e il nostro non possono sommarsi».

Il Cavaliere è in campo, per ricompattare il partito, spazzare via ogni incertezza, mantenere in piedi la coalizione. Dopo l'intervento alla tre giorni «Idee per l'Italia», organizzata da Mariastella Gelmini, dove è attesa la «contromanovra» degli azzurri, partirà per la visita sabato a Vladimir Putin, per il suo compleanno.

La riunione nella capitale serve a fare il punto sulla legge di Bilancio. A pranzo, ci sono il vicepresidente Antonio Tajani le capigruppo Anna Maria Bernini e Gelmini, Renato Brunetta, Mara Carfagna, Niccolò Ghedini, Gregorio Fontana, Licia Ronzulli, Giorgio Mulè, Sestino Giacomoni. «Il governo e il M5s - spiega ai suoi Berlusconi- sono bravi a promettere di risolvere con il reddito di cittadinanza i problemi dei più poveri e la gente può illudersi. Tutto questo è popolare, accattivante. Dobbiamo comunicare in modo altrettanto diretto ed efficace sui rischi della manovra. Scoprire il bluff, far capire che con l'assistenzialismo si favorisce il lavoro nero, non si crea occupazione, ma si provocano licenziamenti, perché gli imprenditori potrebbero essere invogliati dal sussidio. Noi vogliamo andare incontro ai bisogni di chi ha meno, ma nel modo giusto, per questo parliamo di reddito di dignità e di lavoro».

Raccontano di un leader molto irritato con Salvini, ma che tiene a freno i più duri con l'alleato (in testa Brunetta, che parla apertamente di «tradimento di valori e principi del centrodestra»), quando fanno notare come i leghisti abbiano votato i provvedimenti più pericolosi, dal decreto dignità al reddito di cittadinanza. «La coalizione deve tenere - ammonisce il Cav- attacchiamo il governo, ma non esageriamo con Salvini. Con la Lega governiamo insieme sul territorio e l'alleanza è il futuro».

La sera prima Berlusconi è stato a cena a Palazzo Madama con la presidente del Senato, Elisabetta Casellati. C'erano Ghedini, Letta, Confalonieri e Valentino Valentini, che dovrebbe diventare consigliere diplomatico della Casellati.

A Palazzo Grazioli, dopo il vertice, si riunisce il Comitato per i congressi.

Il piano è di fare quelli provinciali entro marzo, con elezione «dal basso» dei nuovi coordinatori, anche da parte di rappresentanti delle liste civiche e non tesserati. Poi, l'incontro con i rappresentanti azzurri di Marche e Sardegna.

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