"Parlare con M5s è un dovere, fare una alleanza di governo è tutto un altro film". Pier Luigi Bersani frena sull'ipotesi di alleanze con un eventuale governo a Cinque Stelle.
"È chiaro che se Di Maio viene a dirmi vado fuori dall'euro, sull'antifascismo balbetto, sugli immigrati sto un po' con la destra, sul fisco viva la mamma io gli dico ciao", ha detto l'esponente di Leu a Circo Massimo. Fu proprio lui, tra l'altro, a beccarsi il "no categorico" di Grillo a una collaborazione sui temi comuni dopo il voto del 2013 in cui il Partito democratico vinse di misura e Bersani no riuscì a formare una maggioranza di governo.
L'ex segretario Pd è tornato ad attaccare anche Matteo Renzi: "Il giaguaro si è rimesso qualche macchiolina, e qualche macchiolina gliel'ha rimessa pure Renzi, lo vede anche un bambino", dice, "L'idea originaria di Renzi è stata quella di ereditare l'elettorato di Berlusconi. Chi dice che noi facciamo vincere la destra ha perso il senno. Perchè noi portiamo a votare chi altrimenti non voterebbe".
E si dice praticamente certo di un accordo tra Pd e centrodestra: "Se seguo le tracce non ho dubbi su questo: dopo l'uscita di Berlusconi dal Parlamento ci sono stati accordi sull'Italicum, chiacchiere e annusamenti sotterranei, così come avvenuto anche su questa legge elettorale, ma è chiaro che per via dei numeri e delle situazioni c'è anche scarsa fattibilità. Per via dei numeri, delle situazioni e perchè ci siamo anche noi, che con la destra non ci andiamo per una questione di igiene mentale".