"Conte? Devi decidere che cosa vuoi fare…". Prima della definitiva rottura in seno alla maggioranza giallorossa, e della conseguente entrata in scena di Mario Draghi, Matteo Renzi era ancora incerto sul da farsi. La crisi di governo aveva ormai raggiunto il culmine e non era più possibile tornare indietro.
"Scegli cosa fare"
Nel corso della presentazione on line del nuovo libro di Luciano Violante, Insegna Creonte, il leader di Italia Viva ha raccontato un interessantissimo retroscena sul Conte ter. La scorsa settimana, Renzi ha dichiarato di aver incontrato "un autorevole sherpa del Pd che viene dalla cultura democristiana". Quest’ultimo ha chiesto al senatore fiorentino come intendesse risolvere la questione Conte.
"Guarda, vediamo di capire se si va a un Conte ter o ad altro", ha risposto Renzi, giustificando l’affermazione con il fatto che "già allora si immaginava un governo guidato da una personalità autorevole e importante come, ad esempio, Draghi". Emblematica la risposta del misterioso esponente del Partito Democratico. "Devi decidere se essere come noi della sinistra Dc che alla fine tutte le volte che c'era da tagliare la testa ci fermavamo, o se vuoi essere andreottiano che alla fine tagli la testa e chi si è visto si è visto...".
Il retroscena di Renzi
Il retroscena descritto da Renzi sulla crisi del governo Conte rievoca la confusione che in quei giorni regnava all’interno dei vari partiti di maggioranza. L'ex premier, come detto, ha fatto riferimento a un colloquio avuto con un esponente del Pd impegnato nella trattativa per provare a ricucire e dar vita a un Conte ter, con Iv inclusa nel prezzo.
"Non farò – ha quindi sorriso Renzi - nessun tipo di nome o di riferimento ad attuali ministri della Cultura di origine ferrarese e di provenienza di sinistra Dc, così nessuno possa capire di chi stia parlando". L’ex sindaco di Firenze ha glissato sul nome del suo interlocutore, anche se gli indizi per risalire al misterioso "sherpa del Pd" non mancano certo all’appello. I dem - o almeno una parte di essi - avrebbero insomma voluto staccare definitivamente la spina al governo giallorosso guidato da Conte.
Il segretario di IV ha quindi fornito altri spunti di riflessione in merito alla vicenda. "Per come ho gestito" la vicenda del Conte ter – ha aggiunto Renzi - "c'è stato molto più Machiavelli che Tommaso Moro".
"Diciamo che le mie ultime due iniziative politiche di un certo spessore, vale a dire quella dell'agosto 2019 nei confronti del senatore Salvini e quella del febbraio 2021 nei confronti del professor Conte, l'ispirazione è stata molto più machiavellica, per tanti motivi evidenti", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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