Bimbo annegato, bagnino suicida. "Non ha retto al senso di colpa"

Matteo Formenti, 37enne, sparito lunedì. Era indagato per omicidio colposo dopo la morte di Michael, 4 anni, sfuggito a suo padre

Bimbo annegato, bagnino suicida. "Non ha retto al senso di colpa"
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Era uscito di casa lunedì. Solo poche ore prima aveva saputo della morte di Michael Consolandi, il bambino di 4 anni annegato nella piscina che venerdì scorso stava sorvegliando.

E lui, bagnino all'acquapark Tintarella di Luna di Castrezzato, nel Bresciano, era indagato per omicidio colposo. Alla madre aveva detto di andare al lavoro, ma il 37enne Matteo Formenti non è più tornato. Ieri è stato trovato senza vita a una manciata di chilometri, in un bosco tra Cologne ed Erbusco - in Franciacorta.

La auto era stata abbandonata a poca distanza. Non ha retto il macigno della responsabilità: anche solo l'essere in turno quel giorno, quando il piccolo è sfuggito al padre ed è caduto in piscina. O forse non ha sopportato l'idea di essere indagato: non ne aveva ancora la certezza l'avrebbe avuta proprio quel lunedì quando i militari si sono effettivamente presentati per notificargli l'informazione di garanzia ma poteva sospettarlo dal momento che subito dopo l'annegamento di Michael gli era stato sequestrato il telefono cellulare. Gli inquirenti, d'altronde, stanno provando a ricostruire l'accaduto a partire dalla responsabilità del padre del bambino, per poi coinvolgere chi aveva il ruolo di sorveglianza e soccorso nella struttura (inaugurata solo una settimana prima). L'allarme della scomparsa di Matteo Formenti era partito già quel lunedì: si era procurato un nuovo telefono ma non rispondeva alle chiamate, ai messaggi. La famiglia aveva anche provato a cercarlo ma del 37enne non c'era alcuna traccia.

Martedì, quindi, è stata sporta denuncia di scomparsa ai carabinieri. Per rintracciarlo si era mosso anche il sindaco di Chiari, suo paese d'origine. Ma le speranze di ritrovare vivo Formenti hanno iniziato ad affievolirsi ieri mattina, quando è stato segnalato il corpo senza vita di un uomo alle pendici del Monte Orfano. "Avevamo sperato fino all'ultimo, credendo che si fosse allontanato spiega il primo cittadino Gabriele Zotti - Era molto legato alla comunità, lavorava come volontario alle sagre, andava in palestra. Era schivo ma un bravo ragazzo".

E così i contorni della tragedia di venerdì scorso all'acquapark di Castrezzato diventano persino più drammatici. Il piccolo di quattro anni stava trascorrendo una giornata col padre, quando dopo essergli sfuggito si è avvicinato alla parte più profonda della piscina ed è caduto. Questione di secondi. Nessuno l'ha sentito urlare.

I testimoni hanno riferito solo di aver sentito qualcuno dei bagnanti urlare e dare l'allarme e poi di aver visto quel corpicino esanime galleggiare nell'acqua. La stessa terribile scena a cui deve aver assistito Formenti, che ha provato ad effettuare le prime manovre di soccorso con altri bagnini.

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