Coronavirus

Bocelli pentito. "Scusatemi il negazionismo è sbagliato"

Bocelli pentito. "Scusatemi il negazionismo è sbagliato"

Andrea Bocelli chiede scusa per il suo intervento in Senato sull'emergenza covid che tanto ha sollevato polemiche in Italia e nel mondo. E lo fa dalla sua pagina Facebook. «Da sempre - scrive - mi sono speso per combattere la sofferenza e l'ho fatto anche recentemente con l'avvento di questa sciagurata pandemia, come molti sanno. Perciò se il mio intervento al Senato ha generato sofferenza, di questo io chiedo sinceramente scusa, perchè proprio non era nelle mie intenzioni. Così come nelle mie intenzioni non era di offendere chi dal Covid è stato colpito». «Del resto, come sapete - aggiunge - la mia famiglia non è stata risparmiata dal virus: siamo stati tutti quanti contagiati e tutti abbiamo temuto il peggio; perchè nessuno può conoscere l'andamento di una malattia come questa, che è ancora oggi sconosciuta». «Lo scopo del mio intervento al Senato - prosegue poi il tenore - era quello di sperare in un prossimo futuro in cui i bambini soprattutto, possano ritrovare la normalità, possano sperare di vivere da bambini, giocando tra loro, abbracciandosi, come devono fare i bambini per poter crescere sani e sereni. Questo solo era il senso del mio intervento». A indignarsi anche il sindaco di Codogno Francesco Passerini. «Non ho sentito le parole di Salvini. Noi, ovviamente usiamo le mascherine eccome. Ricordo che siamo stati uno dei comuni ad essere dichiarato zona rossa. Abbiamo visto sul campo e sulla nostra pelle la pericolosità del virus, e la protezione sanitaria è utile e necessaria». «Mi arrabbio quando sento persone che ancora sminuiscono i pericoli del virus o dicono semplicisticamente tutto è finito, tutto è passato e quasi sono infastidito dall'argomento. È assurdo che ci sia chi fa questi discorsi. Inviterei tutti loro a farsi un giro nel nostro cimitero qui a Codogno, così potranno rendersi conto di persona che cosa vuol dire avere il Coronavirus e doverlo combattere.

Facciano una capatina da noi, così cambieranno idea».

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