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Bollette, l'Europa chiude: "Il mercato libero è nel Pnrr"

Il ministro Pichetto: "Allo studio ogni misura possibile perché non siano penalizzati i consumatori più vulnerabili"

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L'Europa chiude la porta alla proroga del mercato tutelato dell'energia. La liberalizzazione è un obiettivo che l'Italia stessa ha fissato nel Pnrr ed è incluso nella terza rata, per la quale Bruxelles ha già erogato, lo scorso ottobre, i 18,5 miliardi previsti. Un cambio in corsa non è possibile. La Commissione, tuttavia, non è mai stata pregiudizialmente ostile alle richieste italiane che, talvolta, sono state accolte. Ma questa volta i margini per trattare sono ristrettissimi. «La graduale eliminazione dei prezzi regolamentati dell'energia elettrica, che mira ad aumentare la concorrenza sul mercato, è una pietra miliare che fa parte del più ampio pacchetto di leggi sulla concorrenza incluso nel Pnrr», ha spiegato ieri una portavoce della Commissione, secondo la quale inoltre «i prezzi dell'elettricità sul mercato libero sono significativamente più bassi rispetto al mercato regolamentato, a vantaggio dei consumatori e delle imprese». Insomma, per le istanze della Lega in maggioranza e di Pd e M5s all'opposizione non c'è molto spazio.

Palazzo Chigi, infatti, era consapevole che da Bruxelles non sarebbero arrivate buone notizie anche perché rinegoziare la fine del mercato tutelato (10 gennaio 2024 per il gas, primo aprile per l'elettricità) avrebbe significato sconfessare totalmente le scelte del governo Draghi. «Con responsabilità stiamo studiando ogni misura possibile perché questo percorso sia guidato con la primaria attenzione verso i consumatori, soprattutto i più vulnerabili», ha commentato il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto. «Dobbiamo arrivare all'obiettivo in modo trasparente e lineare - ha aggiunto - e per questo dobbiamo puntare ad una campagna di informazione che veda coinvolti il mondo bancario e quello degli operatori energetici, per garantire chiarezza nei confronti dei clienti finali». Il senatore di Fdi Andrea De Priamo ha ribadito che «il governo si farà comunque carico della tutela dei soggetti vulnerabili, garantendo che il passaggio al mercato libero preveda comunque le opportune cautele».

L'unica deroga in vista riguarda le aziende. Pochi giorni fa la Commissione, ha approvato una proroga di sei mesi del Quadro temporaneo di aiuti di Stato, per consentire agli Stati membri Ue di continuare a concedere aiuti limitati contro gli elevati prezzi dell'energia. Per le categorie definite «non vulnerabili» resta il mercato libero. «La nostra idea, dati alla mano, è che la liberalizzazione farà diminuire i prezzi. Mi pare che il ministro Pichetto abbia lavorato bene. Poi bisogna rispettare gli impegni presi con l'Europa, con il Pnrr», ha spiegato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ieri ha indetto una conferenza stampa con Forza Italia per approfondire questi temi.

«Non dobbiamo essere preoccupati, dopodiché bisogna avviare una strategia per avere l'autonomia energetica, lavorando sulle rinnovabili e sul nucleare che non inquina», ha concluso.

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