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"Bollicine del mondo". Se la guida diventa app

Una app gratuita, piena di contenuti editoriali e significati originali. Ma soprattutto...Frizzantissima

"Bollicine del mondo". Se la guida diventa app

Una app gratuita, piena di contenuti editoriali e significati originali. Ma soprattutto...Frizzantissima. Si chiama «Bollicine del mondo» e ci accompagna tutti in giro per il pianeta alla ricerca di spumanti, chardonnay e champagne, ma anche a provare nuove esperienze in luoghi incantevoli ed evocativi legati alla passione per il vino, nonché alla scoperta dei tesori internazionali della cultura enogastronomica. «Con la voglia di proporre qualcosa di nuovo, di originale, qualcosa che possa sempre coinvolgere il pubblico grazie alla sua spinta innovativa» spiegano fieri dal palco del Teatro Manzoni gli ideatori dell'app, Paolo Marchi e Cinzia Benzi di «Identità golose», il congresso mondiale di gastronomia fondato che a Milano è giunto alla sedicesima edizione (dal 21 al 23 aprile prossimi al Mico Milano Congressi, ndr).

Cinquecento cantine e altrettante etichette, da 25 paesi oltre a Italia e Francia, sono quelli che la nuova, vulcanica iniziativa digital ci porta a casa, su smartphone e tablet. Facendomi passare dall'Asti e Moscato fino all'Irpinia, dal Trento Doc all'Etna, dalla Champagne, all'Alsazia, passando per la Borgogna e poi ancora al Cava e al Corpinnat, al Cile e all'Argentina con incursioni in Asia e in Australia.

«Vi faremo navigare in località inedite, dove non si immagina di poter trovare le bollicine, un'esperienza unica anche in un momento difficile come quello che stiamo attraversando» sottolinea Claudio Ceroni, presidente di «Magentabureau» e co partner dell'iniziativa, insieme a Filippo Bortolotti, prima guida di «Bollicine del Mondo».

Mentre in un clima festoso Ernesto Mauri, per molti anni ad del gruppo Mondadori e ora presidente del Teatro Manzoni (che quest'anno festeggia i 150 anni) esprime l'orgoglio personale che l'evento si sia tenuto su questo palco, auspicando che la struttura si trasformi nel «salotto culturale di Milano», arrivano gli interventi dei 14 autori della guida di «Bollicine del mondo».

«Ogni scheda - conclude la Benzi - è stata firmata da uno degli autori del progetto. Abbiamo voluto abbandonare completamente l'anonimato, abbracciando invece la totale trasparenza dei nostri giudizi, mettendoci tutti la faccia, oltre che la nostra passione.

Allo stesso modo non abbiamo voluto proporre voti e classifiche, ogni cantina è meritevole di esserci, dalle maison più storiche e blasonate e i produttori più piccoli e giovani».

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