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Salvini ora spegne polemiche: "Sì alla mascherina quando serve"

Il leader leghista mette nel mirino Conte: "Proroga lo stato di emergenza per gli italiani e continua a far arrivare i clandestini. Gli sbarchi sono quintuplicati"

Salvini ora spegne polemiche: "Sì alla mascherina quando serve"

Matteo Salvini dovrà andare a processo per il caso Open Arms, dopo che il Senato ha dato il via libera alla richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti: "Non mi sento vittima, vado a testa alta in tribunale a Catania tra due mesi il 3 ottobre. Mi metto sul comodino countdown come a militare". A 60 giorni da "un processo surreale", moltissimi italiani - dai cittadini ai governatori di Regione, passando per i sindaci - lamentano un'immigrazione fuori controllo e allo sbando: sono all'ordine del giorno notizie che vedono clandestini positivi al Coronavirus non solo approdare nel nostro Paese senza alcun controllo, ma anche scappare dalle strutture di quarantena mettendo a rischio la salute dei residenti.

Ecco perché l'accusa del leader leghista contro il governo giallorosso è davvero dura e senza mezzi termini: "Questo governo non è incapace, è complice dei trafficanti di esserei umani. Proroga lo stato di emergenza per gli italiani, e continua a far arrivare i clandestini. Gli sbarchi sono quintuplicati". C'è chi lo accusa di negazionismo verso il Covid-19, ma in realtà non ne ha mai smentito l'esistenza. Anzi, proprio perché si tratta di un pericolo sostiene che bisognerebbe porre un freno all'accoglienza indiscriminata di profughi. L'ex ministro dell'Interno, nell'intervista rilasciata ai microfoni di SkyTg24, ha colto l'occasione per lanciare un messaggio ai giovani: "Usate la testa, mantenete le distanze e rispettate quello che la scienza ci chiede di fare. La mascherina quando serve va messa, ad esempio nei luoghi chiusi e nei treni".

"Conte, andiamo a votare"

Il segretario federale del Carroccio ha inoltre lanciato una sfida al premier Giuseppe Conte che, stando ai sondaggi, può godere di un alto livello di gradimento personale. Peccato però che il consenso su una singola figura non corrisponda assolutamente al voto. Ecco perché Salvini lo vorrebbe sfidare direttamente: "Si sente così amato? Io, andando in giro, ho un'impressione diversa. Ad ogni modo, chiediamolo agli italiani. Quale soluzione migliore che chiederlo agli italiani?". Anche perché il vero sondaggio si terrà il prossimo 20 e 21 settembre, "quando saranno gli italiani a votare e a fare la propria scelta".

L'ex vicepremier ha ribadito che non è da escludere un accordo con il Movimento 5 Stelle per quanto riguarda l'elezione del prossimo presidente della Repubblica: "Se ci sono nomi di garanzia, assolutamente sì. La condizione necessaria è che non ci sia qualcuno "disposto a bivaccare in Parlamento per un anno e mezzo, in attesa di poter incidere sull'elezione".

Infine Salvini ha ribadito la propria contrarietà al Meccanismo europeo di stabilità perché potrebbe rappresentare un cappio al collo per l'Italia: "Non vedo perché dovremmo mettere noi a rischio i risparmi degli italiani".

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