Botta agli evasori, ripresi 61 miliardi

Nel 2015 la Finanza ha portato a galla il 32% dell'economia sommersa

Roma «Abbiamo battuto tutti i record di incassi dalla lotta contro l'evasione fiscale», celebrava pochi giorni fa Matteo Renzi.

Uno studio della Cgia di Mestre, diffuso ieri, conferma: nel 2015 la Guardia di Finanza ha sottratto agli evasori fiscali, attraverso le sue attività di verifica e controllo, la cifra record di 61 miliardi di imponibile: «Un risultato mai raggiunto in passato dagli uomini delle Fiamme gialle», scrive il centro studi. E sempre l'anno scorso, «tra evasori totali, paratotali, lavoratori in nero e irregolari sono state scoperte oltre 32.000 posizioni irregolari».

«Non è un caso che l'accertato abbia assunto una dimensione così importante - sottolinea il coordinatore della Cgia, Paolo Zabeo -. Il merito va alla politica adottata in questi ultimi anni dall'Amministrazione finanziaria, che ha intensificato in maniera encomiabile l'azione nei confronti dei grandi evasori. Infatti, nonostante il numero delle persone fisiche scoperte in questi ultimi anni sia in costante calo, è invece in deciso aumento l'imponibile recuperato». «Sebbene il risultato ottenuto nel 2015 non abbia precedenti - prosegue la nota - è utile ricordare che negli ultimi 15 anni l'attività della Guardia di Finanza contro gli evasori ha consentito di portate a galla quasi 506,5 miliardi di euro e di scovare oltre 509.000 evasori»

«Se eseguiamo una media molto trilussiana - segnala il segretario della Cgia Renato Mason possiamo affermare che negli ultimi 15 anni gli uomini delle Fiamme gialle hanno sottratto ogni giorno agli evasori fiscali 92,5 milioni di euro di imponibile». Non va comunque dimenticato che una cosa è l'imponibile accertato e un'altra cosa è la riscossione effettiva, ovvero quanto viene effettivamente incassato dal fisco dopo i vari livelli di giudizio.

Secondo gli ultimi dati della Corte dei conti, negli ultimi anni l'incidenza della riscossione sull'accertato di competenza è in costante aumento: nel 2015 ha raggiunto il picco massimo del 14,8 per cento (in termini assoluti corrisponde ad un «incasso» di circa 9,8 miliardi di euro). «Pur riconoscendo il risultato ottenuto conclude Zabeo rimane ancora molto lavoro da fare», visto che secondo l'Istat l'economia sommersa si aggira attorno ai 191 miliardi di euro. Pari a quasi il 12% del Pil.

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