Sarebbero tre maliani i terroristi che venerdì scorso hanno messo in atto alcuni assalti in luoghi vari di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, provocando almeno 29 vittime tra le quali un bambino italiano di nove anni, il figlio del proprietario del locale italiano «Cappuccino», e decine di feriti. In una nota diffusa dall'agenzia mauritana «Al-Akhbar», l'organizzazione di Al-Qaida nel Maghreb Islamico (Aqmi) ha pubblicato nomi e foto dei tre jihadisti. Si tratta di Abu Muhammad al-Buqelli al-Ansari, al-Bitar al-Ansari e Ahmad al-Fulani al-Ansari, tutti di nazionalità maliana. Il termine «Ansari» nella terminologia di Aqmi indica la provenienza dal territorio in cui l'organizzazione è attiva, contrariamente a «Muhajiri» che indica l'origine da altre aree.Nel comunicato, Aqmi fa appello ai «grandi dell'Islam» ad essere «determinati» nello «spezzare la spina dell'empietà sionista-crociata e apostata», un riferimento quest'ultimo all'Iran. La nota esorta tutta la «ummah» (la comunità islamica, ndr) in generale, e in particolare «i sunniti nello Sham e in Iraq» a «schierarsi di fronte ai complotti mondiali contro il loro jihad». Allo stesso tempo, Aqmi fa riferimento alla moschea di al-Aqsa, affermando nel comunicato che i suoi combattenti nel Sahara e in Africa lottano «con lo sguardo rivolto verso la Bait al-Maqdis prigioniera». Venerdì un commando di jihadisti ha attaccato nel centro di Ouagadougou l'hotel di lusso Splendid e l'adiacente caffè «Cappuccino», quest'ultimo di proprietà di un italiano, Gaetano Santomenna, padre del bambino ucciso. Michel Santomenna - o Misha come lo chiamavano tutti - aveva solo 9 anni. Con lui hanno perso la vita la mamma Victoria Yankovska, la zia Yana e la nonna, tutte e tre di nazionalità ucraina. Tutta l'Italia si è stretta attorno al papà, da anni residente a Ouagadougou e titolare di un impero di panetterie e pasticcerie, che quella sera in un attimo ha perso l'intera famiglia.
In una nota, Aqmi aveva rivendicato l'operazione spiegando che l'obiettivo era quello di «colpire i covi dei crociati che depredano le nostre ricchezze, aggrediscono il nostro onore e violano i nostri luoghi sacri» e precisando che l'operazione è stata «studiata e pianificata» e portata a termine grazie alla «raccolta di informazioni e al monitoraggio degli obiettivi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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